Si moltiplicano i luoghi del degrado I residenti: «Viviamo con le siringhe»

Mercoledì 15 Agosto 2018
I LUOGHI
PADOVA Piazzetta Modin a Ponte di Brenta era uno spazio, al quale si accede dalla principale via San Marco, adibito a giardino. Un posto tranquillo, verde, dove si poteva passare un po' di tempo riposando sulle panchine ma nel giro di nemmeno un anno la situazione è totalmente cambiata. A denunciate il degrado sono i residenti che lamentano un prato costellato di rifiuti ma, quel che è peggio, dove si deve fare attenzione soprattutto con i bambini per evitare le siringhe lasciate a terra dopo l'uso dai tossicodipendenti che hanno preso a frequentare la piazzetta diventata anche luogo di spaccio.
PIAZZETTA MODIN
Anche i writer hanno scoperto lo spazio, i muri dei palazzi che vi si affacciano ma anche le vetrate dei portoni d'ingresso e degli esercizi commerciali sono ricoperti di scritte e soprattutto di sera la piazzetta è frequentata da sbandati tanto che i cittadini temono possa trasformarsi in un ghetto. Proteste si levano anche da via Maroncelli in zona Stanga nell'area occupata dai condomini dell'Ater. Da troppi anni i residenti segnalano la situazione nella quale sono costretti a vivere, lamentele che fino ad ora sono cadute nel vuoto. I condomini hanno bisogno di essere sistemati, i muri sono scrostati e le crepe sono evidenti. La manutenzione, come sottolineano i residenti non c'è ma, soprattutto, chiedono che il grande spazio interno ai condomini venga ripulito. Anche qui il terreno è costellato di rifiuti, e siringhe, gli spacciatori bivaccano sulle tante panchine del giardino interno ai condomini fino a tarda notte, la convivenza con i residenti è difficile.
Ma il complesso di via Maroncelli presenta anche altri problemi che vanno al di là del degrado. Esiste ad esempio, una rampa costruita per facilitare il movimento ai disabili in carrozzina ma purtroppo inutile, per utilizzarla si deve infatti superare un piccolo gradino costituito dalla spalletta del marciapiede. Troppi anche i cartelli con le scritte vendesi affittasi apposti sui locali commerciali al piano terra dei condomini, l'area infatti da questo punto di vista si sta desertificando.
Se piazza Modin a Ponte di Brenta si affaccia per la prima volta tra le zone per le quali i cittadini segnalano il degrado, la galleria all'angolo tra via Aspetti e via Minio, periodicamente torna alla ribalta. Più volte ripulita, segnalano i residenti, è tornata ad essere bivacco di sbandati e spacciatori nonché posto dove si accumulano i rifiuti. A raccogliere le proteste dei residenti il consigliere della Lega Alain Luciani.
ALAIN LUCIANI
«Ho incontrato i cittadini recandomi nei luoghi segnalati - spiega il consigliere - mi ha stupito il decadimento di piazzetta Modin che fino a pochi mesi fa era indenne dal degrado. Ora ho constatato di persona lo stato nel quale è ridotta. Per i condomini di via Maroncelli invece si tratta ormai di un problema annoso. Come assessore avevo avviato con l'Ater un progetto che prevedeva di recintare tutta l'area dei condomini per evitare intrusioni e la manutenzione. Progetto del quale con la nuova amministrazione si sono perse le tracce. La situazione va risolta come serve intervenire all'Acella anche se quello della Galleria è solo uno dei punti critici di tutto il quartiere - continua Luciani - mi chiedo quanto aspetti ancora l'amministrazione per occuparsi della vivibilità di queste zone. Servono azioni urgenti antidegrado per ridare sicurezza ai cittadini. Dove sono finite le telecamere di sorveglianza e le altre misure annunciateb da Giordani ma mai messe in pratica».
PIAZZETTA VALENTINI
Se le periferie cittadine si lamentano di degrado e mancanza di decoro urbano, non va meglio in pieno centro città. Questa volta è Paola Lincetto, ex consigliere comunale Pd, a segnalare come la centralissima piazzetta Valentini Terrani, realizzata in acciotolato, di fronte al Teatro Verdi, sia trascurata tanto da sembrare un prato. L'erba infatti si è fatta strada sulla piazza, coprendo i ciotoli e lussureggiando anche sui marciapiedi lungo i muri degli edifici compreso il teatro che vi si affacciano. Ciotoli che in diversi punti appaiono sconnessi come parte delle lastre di pietra che costituiscono i marciapiedi.
Luisa Morbiato
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