SELVAZZANO
Non può parlare, ma con i movimenti del ginocchio e il computer

Mercoledì 23 Giugno 2021
SELVAZZANO
Non può parlare, ma con i movimenti del ginocchio e il computer riesce a comunicare. Andrea Contin, 23 anni, parla di sé, delle sue passioni, di calcio e della sua cooperativa sociale. Lui si muove su una sedia a rotelle e dialoga attraverso un software: muovendo il ginocchio individua dei simboli, può scegliere fra 2.500 figure della sua libreria personalizzata di Comunicazione Aumentativa Alternativa, e la voce elettronica traduce i concetti. Andrea ha trovato una particolare energia nel raccontarsi su Facebook: lui muove il suo ginocchio, ed ecco che prende forma la sua vacanza a Napoli, a Salerno e a Paestum.
LE TAPPE
Nelle ultime settimane ha ripercorso alcune tappe della sua vita e con i post ha la possibilità di interagire: in centinaia gli scrivono, in migliaia hanno visto il suo video dove il ginocchio magico libera le sue potenzialità espressive. A supportarlo una delle educatrici della cooperativa L'Iride di Selvazzano, Martina Pierantoni. «La nostra realtà è nata nel 1993 con una mission precisa: la disabilità grave non può essere un alibi per rinunciare ad una possibilità educativa. È bellissimo come la creatività e un software possano liberare storia ed emozioni delle persone». Andrea sta diventando un protagonista della comunicazione. «Nell'ambito del progetto Hab sostenuto dalla Fondazione Cariparo, assieme al collega Sebastiano Rizzardi, stiamo collaborando a costruire una redazione social di persone con disabilità continua Pierantoni- le persone con disabilità diventano protagoniste dei racconti, e Andrea è parte integrante e attivissima di questa esperienza». In queste settimane sta anche studiando la Carta dei Servizi de L'Iride e così ha iniziato a spiegare con il linguaggio in simboli, accessibile a tutti, la proposta della Onlus per i minori e le persone con disabilità.
Michela Anselmi, la mamma di Andrea, sottolinea il percorso che l'ha portato a questo livello di libertà espressiva. «Il risultato frutto del lavoro d'equipe di chi ha collaborato con la famiglia sin dai primi anni: l'Uoc dell'Infanzia e Adolescenza dell'Ulss 6, la scuola, gli insegnanti per la disabilità sensoriale che operavano a domicilio e tutti quelli che hanno imparato ad utilizzare direttamente questo sistema di comunicazione».
Ba.T.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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