Seicento nuovi letti per i pazienti: «Comodi e moderni»

Martedì 25 Giugno 2019
Seicento nuovi letti per i pazienti: «Comodi e moderni»
L'ACQUISTO
PADOVA Letti decisamente più moderni, più comodi e confortevoli, non solo per i degenti ma anche per gli operatori socio-sanitari, che quei letti sono deputati a rifarli e a sistemarli, oltre che per gli infermieri chiamati a movimentare gli assistiti. In Azienda ospedaliera universitaria sono in arrivo seicento nuovi letti, che sostituiranno per quasi due terzi quelli attualmente in dotazione. Dal computo sono esclusi letti particolari come quelli per le terapie intensive, i pazienti in dialisi o i bambini.
La rivoluzione, da tempo invocata dalle sigle sindacali che ravvedono nell'utilizzo di letti vecchi e non motorizzati l'aumento di patologie muscolo-scheletriche tra gli operatori, prende avvio oggi con il programma di acquisizione dei nuovi letti ospedalieri a movimentazione elettrica in sostituzione degli attuali, a movimentazione manuale appunto. La data non è casuale, vista la naturale riduzione delle attività e numero di ricoveri del periodo estivo.
«Ogni reparto riceverà una quantità di letti a funzionamento continuo elettrico commisurata alla vetustà dell'attuale dotazione, alla casistica dei ricoverati e alle caratteristiche quali-quantitative del personale d'assistenza. La consegna - avvisa una nota della Direzione ospedaliera - avverrà gradualmente: trenta letti a settimana, in modo da ridurre al minimo i disagi per gli operatori e i pazienti e facilitare le azioni di fornitura, di collaudo e verifica della funzionalità, di formazione ed addestramento dei lavoratori e di ritiro dei letti dismessi». L'Azienda ospedaliera, attenta al comfort dei degenti e alla sicurezza dei lavoratori, visto che la maggior parte dei pazienti ospedalizzati è costretta a letto per periodi di tempo più o meno lunghi, ha pensato di rendere meno pesante il riposo forzato dei degenti.
I nuovi letti in dotazione, Delta 4, apparecchi con funzionamento continuo, snodabili, sono lunghi due metri con la possibilità di allungamento per i pazienti con statura superiore alla media fino a 232 cm. Questi letti permettono di variare la posizione del busto, delle ginocchia o dei piedi, di ruotarsi sul fianco con l'aiuto di maniglie e spondine, facilitando la discesa e la salita dal letto e abbassando l'intero pianale dell'ospite. Oltre al comfort, la mobilizzazione ha anche ricadute positive sulla salute, riducendo il rischio di infezioni, di lesioni da decubito e favorendo la circolazione del sangue. I nuovi letti elettrici migliorano il lavoro di infermieri e operatori socio-sanitari, con lo scopo di agevolarne l'assistenza per la diminuzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Anche il trasporto dei letti da un locale all'altro - verso la radiologia, le sale operatorie sarà favorito da maggior leggerezza e maneggevolezza. La fornitura dei nuovi letti è prevista in abbinamento ai comodini e ai tavolini servitori. Il costo dell'operazione si aggira suI 1,4 milioni di euro
«Per noi è un risultato importante - osserva Achille Pagliaro, segretario aziendale Cisl - perché da anni rappresentiamo la necessità di rivedere il parco-letti dell'Azienda ospedaliera di Padova. Essendo quest'ultima composta per il 75% da personale femminile, di cui il 30% è soggetto a limitazioni muscolo-scheletriche con un lavoro di cura che è ancora per la maggior parte manuale, ben si capisce l'importanza dei nuovi, moderni letti».
Federica Cappellato
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