Sei mesi di blocchi: multati in 81

Lunedì 23 Aprile 2018
IL BILANCIO
PADOVA Il 13 aprile scorso è calato il sipario sullo stop alle auto non catalizzate e, dallo scorso 6 novembre, le multe sono state ottantuno, con 9.201 automobilisti controllati. Mediamente la Polizia municipale da novembre fino a venerdì della scorsa settimana, durante i giorni di blocco, ha elevato dalle 4 alle 5 sanzioni alla settimana nei confronti degli automobilisti che non hanno rispettato i divieti: in tutta la stagione i multati sono stati circa cento, con sanzioni da 164 euro.
ESTENSIONE
Quest'anno, il blocco alla circolazione è stato esteso agli euro 3 diesel, che hanno dovuto rimanere fermi, ma solo quando sono stati superati i 10 giorni di sforamento dei limiti di concentrazioni di polveri sottili nell'aria, cosa si è verificata solamente una volta in sei mesi. Il limite degli sforamenti da quest'anno non è più di 100 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d'aria, ma di 50.
Lo stop alle no kat è scattato il 6 novembre ed è stato sospeso in occasione delle festività natalizie, quindi è ricominciato l'8 gennaio, per terminare il 13 aprile. Le limitazioni alla circolazione sono rimaste in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 (con esclusione dei giorni festivi infrasettimanali). Lo stop alle no kat è stato adottato da Padova e dai Comuni della cintura ovvero Albignasego, Cadoneghe, Cittadella, Este, Limena, Maserà, Mestrino, Monselice, Ponte San Nicolo', Rubano, Saonara, , Vigodarzere, Vigonza e Villafranca.
Quest'anno i blocchi sono stati organizzati in modo piuttosto macchinoso. In pratica, più l'aria diventava inquinata, più si allargava lo spettro dei divieti. Per far questo, si è deciso di adottare il sistema dei semafori. Quando la situazione dell'aria non destava particolari allarme, scattava il semaforo verde e quindi venivano adottate le limitazioni in vigore gli anni scorsi. Quando gli sforamenti superavano i quattro giorni, veniva diffusa una nota informativa a tutta la cittadinanza. Quando invece, gli sforamenti hanno superato i 10 giorni, è scatto un ulteriore inasprimento delle limitazioni, che ha contemplato anche lo stop agli euro 3 diesel. Con il semaforo verde, a livello provinciale, il blocco ha riguardato 83.752 veicoli. Allo scattare del semaforo rosso, invece, in garage sono dovuti rimanere oltre 149 mila veicoli.
COLORI
In caso di semaforo verde scattava il blocco dei veicoli alimentati a benzina euro 0 e 1, di quelli a gasolio euro 0, 1 e 2, dei motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi immatricolati prima dell'1 gennaio 2000 o non omologati ai sensi della direttiva 97/24/EC.
È scattato poi l'obbligo di spegnere il motore per gli autobus del trasporto pubblico nella fase di stazionamento ai capolinea, per i camion e i furgoni durante le fasi di carico-scarico delle merci, per le auto in attesa ai semafori o ai passaggi a livello. Con il semaforo giallo, invece, il Comune ha provveduto a informare i cittadini attraverso il proprio sito istituzionale e tutti i canali necessari e ha invitato la cittadinanza ad adottare comportamenti utili al contenimento delle emissioni inquinanti. Allo scattare del rosso, infine, c'è stata, l'estensione della limitazione della circolazione anche ai veicoli a gasolio euro 3 .
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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