Secchiate d'acqua contro la madre che lo rimprovera

Venerdì 15 Febbraio 2019
L'INTERVENTO
PADOVA Prima disturba i vicini sparando musica a tutto volume alle 3 di notte, tra mercoledì e giovedì. Poi sveglia la madre con una secchiata d'acqua gelida, rea di averlo ripreso per il suo comportamento prima di rimettersi a letto. Quando sono arrivati gli agenti delle Volanti in camera gli hanno trovato un arsenale di coltelli, un tirapugni e oltre tre etti di droga tra hashish e marijuana. Così è finito in cella Marco Cruciani, 43 anni, residente in via Buonarroti all'Arcella.
Erano le tre del mattino quando esasperati i vicini di casa hanno chiamato la polizia. L'uomo stava ascoltando la musica a tutto volume impedendo a tutto il palazzo di riposare. Così sono arrivati gli agenti e il 43enne pareva essersi calmato. Poco dopo, però, a chiamare il 113 è stata l'anziana madre.
Quando i poliziotti sono tornati, la donna ha aperto completamente bagnata. L'anziana ha spiegato che il figlio l'aveva svegliata con una secchiata d'acqua gelida perchè si era permessa di dirgli di smetterla di disturbare tutti quanti. Poi era tornata a letto e il figlio si è vendicato. Stufa di essere maltrattata e preoccupata per quello che stava capitando, la donna ha pensato che l'unica soluzione fosse chiamare la polizia.
A quel punto gli agenti sono entrati in casa e, quindi, nella camera dell'uomo. Quando i poliziotti hanno proceduto alla perquisizione, è emerso un piccolo arsenale: coltelli di ogni foggia, uno sfollagente, un tirapugni in bella mostra su una scrivania. E poi un vero e proprio kit da spacciatore con pellicole, un bilancino e tutto l'occorrente per confezionare le dosi di droga. Anche quella è stata trovata sul posto: 188 grammi di cocaina e 153 di hashish, oltre a 85 euro in contanti ritenuti proventi dell'attività di spaccio.
Sequestrate le armi, l'ingente quantità di stupefacente e il resto del materiale il 44enne, già arrestato in passato per possesso e traffico di droga, è stato ammanettato e condotto in questura.
M.Lucc.
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