Scuola Copernico, in fila alle 6.30: la prima votante nell'epoca Covid

Lunedì 21 Settembre 2020
LA GIORNATA
PADOVA La prima a presentarsi fuori dai seggi, ieri mattina alle sei e mezza, è stata una donna di 55 anni che vive a Pontevigodarzere. Tessera sanitaria in mano e mascherina indosso, ha aspettato mezz'ora fuori dalla scuola Copernico dando il via alla lunga giornata elettorale padovana. Una tornata ben diversa da tutte le altre: le misure anti-Covid che provocano inevitabile code, le unità speciali che si spostano da una casa all'altra per far votare i pazienti in quarantena, il candidato Lorenzoni chiamato a votare nel suo cortile perché ancora in isolamento. Alle 23 di ieri l'affluenza si è attestata al 49,5% per le elezioni regionali e al 52,8% per il referendum. Intanto si vota anche per le comunali a Bovolenta, Campodarsego, Casale di Scodosia, Castelbaldo, Due Carrare, Pernumia, Sant'Angelo di Piove di Sacco e Vighizzolo.
AL LAVORO
In tutta la provincia di Padova i seggi sono 888. Sono 5.420 scrutatori al lavoro, 46 invece le persone che, essendo in quarantena, hanno chiesto di votare da casa. Dodici sono le richieste arrivate dalla città di Padova e tra queste c'è quella del candidato governatore Arturo Lorenzoni, dimesso dall'ospedale ma ancora positivo al Covid. La presidente del suo seggio volante è l'ex ministro Cécile Kyenge.
Ieri è stata una giornata di novità anche perché in tutta la provincia sono stati ben i 179 seggi che rispetto alle precedenti elezioni hanno cambiato sede venendo trasferiti in altre scuole o in sale civiche. Non sono stati segnalati disagi o problemi particolari ma le code hanno caratterizzato soprattutto le ore centrali della mattinata. Lunghe file fuori dai seggi ma anche all'ufficio comunale padovano di piazza Capitaniato (pure a metà pomeriggio) dove molti cittadini si sono presentati all'ultimo momento utile per ritirare la propria tessera elettorale. Alla scuola Luzzatti di via Gradenigo in zona Portello l'imprevisto è capitato all'inizio della giornata: si è rotto un montascale mentre ci passava una persona in sedia a rotelle. Nessuna grave conseguenza, gli addetti comunali coordinandosi con la Prefettura hanno allestito in fretta e furia un nuovo seggio esterno pur di permettere a tutte le persone con difficoltà motorie di votare senza problemi.
LE STORIE
Dal punto di vista delle misure anti-Covid tutto è filato liscio. Più di qualche presidente di seggio temeva che qualche negazionista forzasse la mano per entrare senza mascherina ma non è accaduto. Al massimo, è successo proprio l'esatto opposto: una signora anziana, temendo per la propria salute, non voleva saperne di abbassarsi la mascherina nemmeno per quel secondo utile agli scrutatori per identificarla. È stata tranquillizzata e rassicurata, ha fatto due passi indietro e l'ha tolta prima di votare. Tra le tante storie di giornata va registrata anche quella che ha visto protagonisti, in un seggio padovano, una mamma e il suo giovane figlio. Il ragazzo è in condizioni di salute difficili perché attende un trapianto: all'arrivo al seggio molti altri cittadini si sono fatti da parte isolandolo per consentirgli di entrare e votare in massima sicurezza. Poi hanno pure sorriso e incoraggiato sua madre. Una delle scene-simbolo di questa domenica.
PALAZZO MORONI
«L'organizzazione era stata curata nel minimo dettaglio con un raccordo costante tra Comune e Prefettura - spiega l'assessora Francesca Benciolini, delegata ai Servizi demografici del Comune di Padova - L'episodio del montascale rotto in via Gradenigo riaccende l'attenzione sul tema dell'accessibilità e conferma che bisognerà rivedere complessivamente il sistema dei luoghi adibiti alle elezioni. C'è bisogno di soluzioni alternative». Sempre l'assessora, in costante collegamento con Prefettura e presidenti di seggio, sottolinea che «decine di persone hanno usufruito del servizio bus organizzato con Busitalia e del servizio navetta promosso assieme ai volontari della Croce Rossa per portare al seggio chi ne aveva bisogno. L'attenzione alle persone è un aspetto di primaria importanza». Oggi si vota dalle 7 alle 15. Immediato lo spoglio legato al referendum, seguirà quello sulle Regionali. Poi, domani mattina, toccherà anche alle comunali.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci