PROCURA
PADOVA Aveva truffato online decine di persone intascando decine di migliaia di euro. I carabinieri sono però riusciti ad arrestarlo ponendo fine in un colpo solo sia alla sua carriera di truffatore che alla latitanza. L'uomo, 56 anni, residente in provincia di Padova, è stato individuato a Pontedera (Pisa) dove aveva probabilmente cercato rifugio ed è stato subito condotto in cella. Il truffatore doveva scontare una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione su ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Padova per una parte delle sue truffe online messe in atto dal 2013. La condanna riguarderebbe infatti solo quelle scoperte dopo il 2015.
Il suo modo di agire era quasi sempre lo stesso e riguardava soprattutto il mercato dell'auto. L'uomo metteva in vendita in maniera fittizia su vari siti internet delle auto di grandi marche. Ai potenziali acquirenti faceva versare la caparra e poi non si faceva più trovare. In questo modo ha incassato decine di migliaia di euro. Finché non è scattata una dettagliata denuncia ai suoi danni. Una volta identificato, l'uomo è finito a processo e la giustizia gli ha presentato il conto.
Gabriele Zanchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Aveva truffato online decine di persone intascando decine di migliaia di euro. I carabinieri sono però riusciti ad arrestarlo ponendo fine in un colpo solo sia alla sua carriera di truffatore che alla latitanza. L'uomo, 56 anni, residente in provincia di Padova, è stato individuato a Pontedera (Pisa) dove aveva probabilmente cercato rifugio ed è stato subito condotto in cella. Il truffatore doveva scontare una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione su ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Padova per una parte delle sue truffe online messe in atto dal 2013. La condanna riguarderebbe infatti solo quelle scoperte dopo il 2015.
Il suo modo di agire era quasi sempre lo stesso e riguardava soprattutto il mercato dell'auto. L'uomo metteva in vendita in maniera fittizia su vari siti internet delle auto di grandi marche. Ai potenziali acquirenti faceva versare la caparra e poi non si faceva più trovare. In questo modo ha incassato decine di migliaia di euro. Finché non è scattata una dettagliata denuncia ai suoi danni. Una volta identificato, l'uomo è finito a processo e la giustizia gli ha presentato il conto.
Gabriele Zanchin
