PADOVA - Cercava amore. Invece
ha trovato solo violenza, terrore e botte. Quando i carabinieri
l'hanno trovata, rannicchiata mezza nuda, piena di lividi e
affamata,
nel letto del suo aguzzino, si è sciolta in un sospiro
di sollievo, come se per la prima volta dopo giorni di orrore
riuscisse nuovamente a respirare. Ha 22 anni la vittima di
Peter
Chiebuka, nigeriano 26enne, richiedente asilo, che dopo una
proposta di matrimonio, ha convinto la giovane a
lasciare Praga per venire a vivere da lui a Tribano.
E in quella palazzina di quattro unità, in via Mazzini,
gestita dalla cooperativa Edeco, la ragazza ceca è stata
segregata per undici giorni: picchiata, rapinata e stuprata,
probabilmente nell'indifferenza degli altri ospiti
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