Rubavano elettricità dall'ex hotel

Lunedì 16 Luglio 2018
Rubavano elettricità dall'ex hotel
MONTEGROTTO
Avevano scelto come ricovero di fortuna una stanza dell'hotel chiuso ormai da molti anni. Decisi però a non rinunciare a qualche comfort, per rendere meno scomoda la permanenza nello stabile abbandonato. Si erano così collegati, tramite un lungo cavo, al ripetitore di telefonia mobile installato sul tetto dell'ex stabilimento termale, utilizzando così l'energia elettrica rubata per alimentare una stufetta, delle lampade e alcuni piccoli elettrodomestici. Ieri mattina, sono stati colti sul fatto dai carabinieri della stazione di Montegrotto in una camera al quarto piano dell'hotel Bertha di Largo Traiano. Hanno così rimediato una denuncia per furto in concorso tre cittadini di nazionalità romena: I.F. di 42 anni, il 31enne I.S. e il 27enne N.D., tutti senza fissa dimora.
E' stato questo l'esito di una perlustrazione condotta verso le 6 del mattino dai militari della stazione sampietrina, che da giorni tenevano discretamente d'occhio l'ex stabilimento termale. Il Bertha, assieme ad un altro albergo di Montegrotto, il Monaco, anch'esso dismesso da tempo, era stato già oggetto di un controllo giovedì scorso, nell'ambito di una specifica attività di contrasto al fenomeno delle continue intrusioni in strutture turistiche non più in attività. In quell'occasione, gli uomini in divisa non vi avevano trovato nessuno. Era state solo rinvenute tracce della presenza oramai consueta di senzatetto e sbandati.
I carabinieri hanno però continuato a controllare la zona, anche a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti del quartiere su strani movimenti all'interno del Bertha, soprattutto nelle ore notturne, anche nel corso degli ultimi due giorni. E ieri di buon mattino, al quarto piano dello stabile hanno bloccato il terzett, che aveva ingegnosamente provveduto a dotarsi di una fornitura elettrica tramite l'allacciamento del cavo alla centralina della stazione di telefonia cellulare sul tetto. Una razzia di corrente in piena regola, condotta comunque in modo assai artigianale e non priva di potenziali pericoli per il gruppetto di intrusi che hanno seriamente rischiato di rimanere folgorati durante le manovre di collegamento per alimentare la stufetta e le lampade. Una volta concluse le procedure di identificazione in caserma, i romeni sono stati scarcerati per disposizione del giudice in attesa del processo. Dovranno a breve rispondere dell'accusa di furto in concorso.
Eugenio Garzotto
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