Rivivere le esperienze di chi abitò quei luoghi anche centinaia d'anni fa

Lunedì 22 Dicembre 2014
(F.G.) Ombre e voci accompagnano il mestiere del cacciatore di fantasmi, che però a volte si trova di fronte a situazioni ben più complicate e terrificanti: è accaduto in almeno un paio di occasioni che Orazio, il "contatto" fra i Ghost hunters Padova e l'aldilà, sia stato coinvolto in maniera molto forte durante le indagini. «Il caso che ci ha spaventato di più ci è capitato a forte Belvedere, a Lavarone - racconta Andrea Pugliese, addetto alle foto e alle analisi fotografiche del gruppo -. Il nostro medianista si è steso su una brandina di quella che un tempo era l'infermeria del forte e si è sentito male. Molto probabilmente ha vissuto su quel lettino l'esperienza di un soldato al quale stavano tagliando una gamba».
A Marostica, invece, il medianista è rimasto invischiato in un doloroso "loop" di un inseguimento avvenuto centinaia d'anni fa e il team ha provato la sgradevole sensazione di essere seguito da una forza molto ostile. «Non abbiamo mai visto un fantasma - ammette Pugliese - stiamo parlando di ombre, suoni e altri eventi. Ma stiamo iniziando a credere che qualcosa ci sia effettivamente». Indagini e approfondimenti vengono fatti anche su chiamata, come è accaduto in molte abitazioni private nelle quali si verificavano fenomeni strani e inspiegabili. «Però qui è tutto gratis, anche le ricerche - sottolinea il cacciatore di fantasmi - ognuno ha un lavoro durante la settimana ma appena possiamo ci piace andare a caccia di fantasmi».

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