«Riaperture illogiche e discriminanti, correttivi urgenti»

Martedì 20 Aprile 2021
Le riaperture, così come annunciate dal Governo, sono «illogiche, penalizzanti e discriminatorie». Ne sono convinte Fipe e Appe che, dando voce ai pubblici esercizi, parlano di finta ripartenza e annunciano decisa battaglia, per permettere alle imprese di tornare a lavorare, e a vivere. Il comunicato stampa del Governo sulle riaperture recita testualmente: «A partire dal 26 aprile tornano le zone gialle, ma con un cambiamento rispetto al passato: si dà precedenza alle attività all'aperto, a partire dalla ristorazione con tavoli all'aperto a pranzo e a cena. Una decisione che si fonda su un rischio ragionato, basata sul parere degli scienziati, che ci dicono che il rischio di contagio all'aria aperta è basso. I ristoranti potranno riaprire anche al chiuso solo a pranzo a partire dal 1. giugno». Il provvedimento del Governo ha irritato la categoria in quanto ritenuto illogico al punto da mandare su tutte le furie Fipe-Confcommercio che ha dichiarato: «Riaprire solo le attività che hanno i tavolini all'esterno, significa prolungare il lockdown per oltre 116mila pubblici esercizi. Il 46,6% dei bar e dei ristoranti della penisola non è dotato di spazi all'aperto e questa percentuale si impenna se pensiamo ai centri storici delle città nei quali vigono regole molto stringenti. Se questo è il momento del coraggio, che lo sia davvero. I sindaci mettano a disposizione spazi extra per le attività economiche che devono poter apparecchiare in strada ed evitare così di subire, oltre al danno del lockdown, la beffa di vedere i clienti seduti nei locali vicini». Intanto l'Appe ha convocato urgentemente un Comitato direttivo, che vaglierà come mettere in campo tutte le iniziative possibili per correggere la stortura del provvedimento governativo. L'attenzione è puntata innanzitutto sul pressing sulle controparti politiche per permettere a tutti i pubblici esercizi di tornare a somministrare anche all'interno dei locali, come del resto è sempre stato possibile in fascia gialla; e poi aiuti economici degni di tale nome e stop al cosiddetto coprifuoco dalle 22 alle 5. Dopo l'incontro con il governatore Luca Zaia, è già stato fissato un colloquio con il presidente di Anci Veneto Mario Conte.
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