Restauro milionario: rinasce il polo scolastico Mameli-Ardigò

Mercoledì 15 Maggio 2019
L'INTERVENTO
PADOVA Un milione di euro per far rinascere due scuole storiche del centro, riunite in un unico antico edificio. La palazzina di via degli Agnusdei che ospita la secondaria Roberto Ardigo (al primo piano) e la media Goffredo Mameli (al pianterreno), infatti, sarà sottoposta a un intervento di restauro, considerato che alcune verifiche hanno fatto emergere carenze statiche di alcuni elementi portanti dei solai e di una parte delle parti centrali.
Ieri, quindi, la giunta ha approvato la delibera presentata da Cristina Piva, assessore all'Istruzione, che dà il via all'intervento di recupero atteso da anni e che darà un nuovo volto al complesso. Ora si procederà con l'approvazione del progetto esecutivo, cui seguirà il bando per l'assegnazione dei lavori; i cantieri verranno aperti alla fine dell'estate e dureranno fino alla primavera prossima.
LA SISTEMAZIONE
Nel plesso ci sono in totale 19 classi, nove alle elementari e dieci alle medie, e quindi ora si sta cercando una sistemazione in un altro edificio per metà di esse. Molto probabilmente per il periodo necessario all'effettuazione dei lavori verranno spostati in blocco i gli alunni della primaria in una sede provvisoria che l'assessore sta cercando di individuare e che verrà presa in affitto per il periodo necessario. I ragazzini della secondaria, invece, saranno concentrati nell'ala dell'istituto non interessata dal cantiere, ma comunque dovranno per qualche mese convivere con i disagi causati da rumori e polvere.
IL DETTAGLIO
«La necessità - spiega Cristina Piva - è quella di tenere insieme ciascuna scuola, anche per non costringere i docenti a dover andar andare da un posto all'altro al cambio dell'ora. Premesso che negli istituti superiori non ci sono spazi, dobbiamo trovare una collocazione diversa, che abbia però spazi adeguati e servizi igienici idonei ad accogliere nove classi. Non appena l'avrò trovata, la sottoporrò all'attenzione dei genitori e degli insegnanti, in maniera che da valutarla assieme a loro e ai tecnici del settore. C'è l'urgenza di procedere con un intervento di consolidamento statico dell'edificio, in modo tale da dargli anche un assetto antisismico. Verranno messi a posto i solai, le pareti longitudinali e la copertura. Nel progetto è prevista anche la tinteggiatura e una sistemazione estetica dell'esterno. Insomma sarà un rifacimento totale e per questo servono 960mila euro: parte della somma viene messa a disposizione alla Regione e la restante sarà sborsata dal Comune». «Inoltre - aggiunge l'assessore - sarà rimesso a nuovo il suggestivo padiglione esterno, caratteristico anche dal punto di vista storico, che ha due pareti in vetro e le altre in muratura: dopo il recupero, quindi, potrà essere utilizzato come aula per la musica, o per gli spettacoli teatrali degli scolari di Ardigò e Mameli». Il piccolo edificio situato nel giardino interno è caratterizzato da un elegante disegno ad archi, con il contrasto tra il giallo della struttura portante e il rosso della muratura, che attualmente è abbandonato e che quindi versa in una situazione di degrado. Tra l'altro delle finestre rimangono i telai originari in ferro che chiudevano gli archi stessi.
Gli interventi previsti per il consolidamento statico dei solai saranno leggermente diversi fra la parte vecchia dell'immobile, realizzata tra il 1907 e il 1910, e quella nuova, sorta tra il 1913 e il 1917.
Nicoletta Cozza
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