Radici comuni, uno scambio con l'Istria attraverso il dialetto e il cibo

Martedì 25 Settembre 2018
Radici comuni, uno scambio con l'Istria attraverso il dialetto e il cibo
CONSELVE
Un ponte sempre più solido tra Conselve e Buie in Istria, nel segno dell'enogastronomia, ma anche della comune lingua, il dialetto. Grande successo lo scorso fine settimana per la delegazione di Conselve che ha partecipato alla Festa del vino, che si svolge da 113 anni nella cittadina sulle colline dell'entroterra croato della penisola, dove oltre un quarto della popolazione è di nazionalità italiana. Definita sentinella dell'Istria, Buie infatti domina le colline circostanti, coltivate prevalentemente a vigneto ed ulivo, con una produzione particolarmente pregiata di vini e di olio. In questo contesto si è inserito il progetto Radici Comuni, cofinanziato da diversi anni ormai dalla Regione Veneto, con la locale Comunità degli Italiani e il Comune di Conselve. Nella due giorni istriana gli ospiti padovani hanno avuto modo di offrire delle degustazioni, molto apprezzate, di vini della Cantina Sociale Conselve vigneti e cantine, di quella di Cona e Cavarzere, oltre ad affettati e formaggi, all'interno del complesso ristrutturato dell'antico lavatoio cittadino. In piazza grande successo per il cantastorie conselvano Gianni Buniolo, in arte Nane Stropa, che con il suo organetto ha coinvolto grandi e piccini, che affollavano il centro storico di Buie, con canti tradizionali veneti e italiani e con i giochi di una volta. Domenica mattina poi il coro parrocchiale Jubilate di Conselve ha animato la messa bilingue presieduta dal vice parroco di Conselve don Francesco Dal Sasso e concelebrata dal parroco di Buie don Vladimir Brizic, con alcune esecuzioni musicali molto applaudite al termine della liturgia domenicale. «Mi ha colpito celebrare la messa in due lingue, a riprova che la fede non divide, ma unisce», ha detto nell'omelia don Francesco, che poco prima aveva visitato la mostra allestita nel Duomo, a ricordo dei dieci anni della beatificazione di don Francesco Bonifacio, sacerdote buiese, sparito e trucidato dai partigiani titini nel 1946, per il solo fatto di essere molto popolare tra i giovani del buiese. Anche il sindaco di Buie Fabrizio Vizintin ha fatto visita alla delegazione conselvana nella sede della Comunità degli Italiani, dove la presidente Eliana Barbo, con molti connazionali, ha organizzato una accoglienza davvero speciale per il gruppo e incoraggiando lo scambio tra Buie e Conselve. «Ci siamo sentiti davvero a casa nostra - ha affermato Silvia Bagatella, consigliera comunale di Conselve, con delega ai gemellaggi - l'intenzione è quella di approfondire il rapporto anche sul fronte culturale, coinvolgendo anche le scuole». I Buiesi saranno a Conselve già il prossimo 14 ottobre in occasione della Festa dei Sugoli.
n.b.
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