Questura in via Anelli: atto finale con Gabrielli

Martedì 19 Giugno 2018
IL PROGETTO
PADOVA Nuova questura di Padova in via Anelli, domani si chiude la partita. E per la firma dell'accordo arriva in città il capo della Polizia Franco Gabrielli.
SCAMBIO
L'appuntamento è per le 11 in prefettura quando, attorno ad un tavolo, con Gabrielli, si troveranno il sindaco Sergio Giordani e il direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi: firmeranno il protocollo d'intesa che prevede la realizzazione della nuova questura nell'area che attualmente ospita l'ex Bronx cittadino.
L'accordo prevede la cessione da parte dell'amministrazione comunale del complesso Serenissima. In cambio l'Agenzia del demanio girerà a palazzo Moroni la caserma Prandina, dove invece verrà realizzato un maxi parcheggio. Il protocollo d'intesa prevede poi che il Comune prenda in affitto dei locali attigui al commissariato Stanga, dove verrà spostato l'Ufficio immigrazione della questura.
«Mercoledì sarà una giornata storica per la città ha spiegato ieri Giordani Nonostante le perplessità di molti esponenti dell'opposizione, noi manteniamo ciò che abbiamo promesso».
Nei giorni scorsi, qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi che il neo ministro degli Interni Matteo Salvini potesse mandare all'aria l'operazione solo perché promossa da un'amministrazione di centrosinistra. «Ma figuriamoci - ha detto ancora il primo cittadino - Credo che Salvini abbia cose più importanti di cui occuparsi. In tutti i casi, che senso avrebbe bloccare un progetto che porta una questura in un luogo di degrado e illegalità?».
ITER
A rallentare l'acquisto degli appartamenti in via Anelli da parte del Comune, potrebbe essere però l'Ater che, all'interno del complesso Serenissima, possiede 37 alloggi. «Credo che tutto si risolverà per il meglio - ha detto ancora Giordani - La settimana scorsa l'Agenzia del demanio ha valutato gli appartamenti trentamila euro, più o meno la stessa cifra pagata dall'Ater a suo tempo. In tutti i casi, stiamo parlando di un ente regionale, e non credo che Zaia si metta di traverso su un'operazione di questo tipo».
L'obiettivo del Comune è quello di acquisire tutti gli alloggi entro la fine dell'anno. Una sessantina di proprietari, già entro la fine dell'estate dovrebbe presentarsi dal notaio per il rogito. Gli altri potrebbero fare la stessa cosa entro le festività natalizie.
Anche sul fronte del nuovo ufficio immigrazione, palazzo Moroni non vuole perdere tempo. Tra Comune e Monte dei Paschi di Siena, che possiede i locali della Stanga (1200 metri quadri che fino a qualche mese fa ospitavano una tavola calda) è già stato raggiunto un pre accordo: un contratto della durata di sette anni che prevede un canone annuo di circa centomila euro.
E proprio lo spostamento dell'ufficio immigrazione da palazzo Wollemborg potrebbe rappresentare un'occasione per il Comune. Lo stabile, infatti, è di proprietà dell'amministrazione e, già nel 2019, potrebbe tornare nelle disponibilità del Comune . La vendita dell'immobile, che potrebbe valere attorno ai cinque milioni di euro, sarebbe ampiamente in grado di garantire a palazzo Moroni le risorse necessarie per l'abbattimento delle palazzine in via Anelli e la bonifica dell'area.
PROPRIETÀ
Gli altri edifici di piazzetta Palatucci occupati dalla questura sono invece di proprietà della Provincia. L'ipotesi più probabile è che questi volumi possano essere trasformati in edilizia residenziale di lusso.
Un'operazione che potrebbe portare risorse importanti nelle casse tutt'altro che floride di palazzo Santo Stefano. Nel 2011 si è calcolato che l'attuale sede della Polizia potrebbe avere un valore di circa dieci milioni di euro, valore che potrebbe crescere, nel caso in cui scattasse il cambio di destinazione d'uso e si decidesse di realizzare delle residenze di lusso.
TRAM
Non solo questura, però. Sul fronte tram c'è da registrare, invece, lo slittamento della firma della convenzione tra Comune e ministero delle Infrastrutture, in programma per il 25 giugno. Le operazioni di insediamento del nuovo governo costringono a rimandare di qualche giorno la stipula dell'accordo.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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