Quarantenni, subito partite le prime 33mila prenotazioni

Sabato 15 Maggio 2021
Quarantenni, subito partite le prime 33mila prenotazioni
VIA LIBERA
PADOVA Via alle prenotazioni per la fascia 40-49 anni, da ieri pomeriggio sono stati messi a disposizione i primi 38 mila posti. Ne sono stati bruciati 33mila in poche ore. Gli appuntamenti sono distribuiti fino al 16 giugno negli otto hub tra città e provincia. Sono invitati a vaccinarsi 143mila padovani, nati dal 1972 al 1981. Per andare incontro ai quarantenni smart nell'utilizzo dei dispositivi digitali, è possibile prenotare anche con la app Sanità km zero Ricette della Regione. La campagna vaccinale ha preso la rincorsa, secondo gli ultimi dati forniti da Azienda Zero sul territorio dell'Ulss 6 Euganea finora sono state inoculate oltre 407mila dosi. Giovedì scorso sono iniziate le vaccinazioni per i 50-59enni, in tutto la decade dei cinquantenni conta circa 155 mila persone ma tra operatori sanitari, personale scolastico e persone fragili ne sono stati già vaccinati 25 mila. Per fissare l'appuntamento è necessario effettuare la prenotazione tramite il portale regionale, anche con l'aiuto di familiari, farmacie, Comuni e carabinieri. L'app, disponibile su Apple Store e su Play Store, consente di prenotare la vaccinazione, rimandando al portale unico regionale. Una volta entrati nell'app gli utenti devono cliccare il tasto prenota la vaccinazione, selezionare l'Ulss di riferimento e inserire i dati richiesti. Dopodiché potranno visualizzare le disponibilità nei vari centri e prenotare la vaccinazione.
I NUMERI
Cala ancora il contagio, i dati del bollettino sull'andamento della pandemia mostrano 89 nuovi casi e un decesso tra giovedì e venerdì (un 68enne di Pontelongo morto all'ospedale di Schiavonia). I positivi al tampone scendono a 2.735. É stabile la pressione ospedaliera: i pazienti ricoverati nei reparti Covid attualmente sono 134 (uno in più nelle 24 ore). Di questi, trenta sono in terapia intensiva. Altre 34 persone sono assistite negli ospedali di comunità (una in più). «L'impegno si sta spostando dalla cura alla prevenzione ha spiegato il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Dal Ben - dai reparti di area medica e di terapia intensiva, la nostra attenzione va alla vaccinazione. Stiamo sviluppando un percorso importante nell'hub della Fiera, articolato su due padiglioni. Il padiglione 8 sta assumendo proporzioni sempre più importanti, ma naturalmente tutto dipende dall'arrivo dei vaccini. In Fiera abbiamo una potenzialità di 40 postazioni, significa 7mila vaccinazioni in dieci ore. Se estendiamo il numero di ore, possiamo anche arrivare a diecimila somministrazioni».
BOCCATA D'OSSIGENO
É in arrivo una boccata d'ossigeno per i sanitari al lavoro in via Giustiniani. Ieri il presidente Luca Zaia ha annunciato lo sblocco di 2 milioni e 200mila euro per tre anni per i fondi contrattuali dei dipendenti dell'hub di terzo livello. Da anni i sindacati puntavano il dito contro un trattamento economico accessorio al livello più basso tra tutte le aziende sanitarie venete. «Adesso si può procedere con adeguamento stipendiale e un ritorno concreto ai seimila lavoratori di questa azienda - dichiarano Alessandra Stivali per Fp Cgil, Achille Pagliaro per Fp Cisl e Luigi Spada per Uil Fpl - provando ad evitare l'esodo di personale sanitario e valorizzare le professionalità. Diamo seguito velocemente alla parte burocratica e all'adeguamento».
Anche durante i periodi più critici della pandemia, il centro di Malattie del metabolismo guidato dal professor Angelo Avogaro non si è mai fermato. Il team segue oltre 7.500 pazienti diabetici di tipo 2 e oltre 1.500 pazienti diabetici di tipo 1, provenienti da tutte le Ulss del Veneto. «La pandemia ha portato ad un calo delle visite ambulatoriali del 40%, in particolare tra i pazienti più anziani - spiega il professor Avogaro anche se ora stiamo recuperando molto bene. L'emergenza sanitaria ha favorito la telemedicina, oggi le nuove tecnologie hanno portato ad un cambiamento epocale. Siamo centro di riferimento per la terapia a microinfusore: un dispositivo posizionato sottocute, grande come una moneta da due euro, che effettua un'infusione continua di insulina su necessità. I dati si possono scansionare addirittura con lo smartphone». Ma le innovazioni sono tante. L'unità è anche centro di riferimento nazionale per la sperimentazione del cosiddetto pancreas artificiale o di ansa chiusa, spicca pure la terapia dedicata al piede diabetico e alle ulcere diabetiche. «La diabetologia oggi rappresenta una branca della medicina che fa prevenzione cardiovascolare, e che porta a un risparmio di risorse enormi» afferma Avogaro.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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