Pronto soccorso: nuovo primario e arriva il reparto per i degenti

Domenica 25 Agosto 2019
SANITÁ
PADOVA Cambia la gestione degli accessi con cinque codici numerici per identificare la gravità del paziente, tempi certi di attesa e gestione del cronico sovraffollamento. Cambia anche l'organizzazione con l'ampliamento dell'attuale struttura e l'apertura di un nuovo reparto di degenza, al quinto piano del Policlinico, per i pazienti sotto osservazione. E' la rivoluzione del Pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera, portata avanti dal nuovo primario Vito Cianci. 56 anni, originario di Potenza ma padovano d'adozione, il dottor Cianci si prepara a ridisegnare il volto di uno dei reparti di emergenza urgenza più grandi del Veneto, con più di 90 mila accessi l'anno. Un progetto destinato ad inserirsi nel grande sistema di sanità integrata previsto con il passaggio dell'ospedale Sant'Antonio all'Azienda ospedaliera e con la realizzazione del nuovo polo a Padova Est. «Questo Pronto soccorso continuerà a essere quello centrale per la città, anche nella nuova dimensione Padova Est dichiara è su questa struttura che dobbiamo concentrare tutte le possibili innovazioni». Il dottor Cianci ha assunto il ruolo in Azienda ospedaliera dal 2 aprile scorso, per 10 anni ha diretto il pronto soccorso degli ospedali del Distretto Ovest dell'Ulss 8 Berica. «Ho studiato e lavorato a Padova ricorda . L'area rossa è stata attivata nel 1998 e la prima notte di guardia c'ero proprio io. Il triage è stato introdotto più di venti anni fa dallo storico primario del Pronto soccorso, il professor Franco Tosato, ora in pensione. Un maestro che ha formato ben 13 direttori ora a capo di altrettanti reparti del Veneto. In passato il paziente bussava alla porta, l'infermiere raccoglieva le istanze e poi si chiamava in successione».
I CODICI
La riforma del Pronto soccorso è stata recentemente approvata con l'accordo Stato-Regioni, sarà applicata a livello nazionale entro il 2020. Il triage ha la novità più rilevante: si passa dai codici colore (rosso, giallo, verde e bianco) ai codici numerici (1, 2, 3, 4 e 5). Sono stati inoltre definiti i tempi massimi di attesa: codice 1 emergenza, ingresso immediato. Codice 2 urgenza, attesa massima 15 minuti. Codice 3 urgenza differibile, attesa 60 minuti. Codice 4 urgenza minore, 120 minuti. Codice 5 non urgenza, 240 minuti. Al Pronto soccorso dell'Azienda nel corso degli ultimi anni si registra un incremento complessivo degli accessi: 85.680 nel 2016, 87.650 nel 2017, 90.399 nel 2018, 47.729 nei primi 6 mesi del 2019 con una proiezione a fine anno di 95 mila. «A giugno e luglio si nota un picco afferma il direttore Eppure negli anni precedenti dominavano la scena mesi come gennaio e febbraio. Ad esempio nel 2019 vediamo 7614 accessi a gennaio e 7986 a giugno. Nonostante il periodo invernale sia caratterizzato da influenza e patologie legate al clima rigido». In Azienda si concentra la presa i «Viviamo una fase di sostanziale incremento di codici gialli e rossi aggiunge Cianci I rossi negli ultimi mesi arrivano al 4,6 % del totale. E' un dato alto considerando che in altri reparti di Pronto soccorso in media si arriva al 2 3%». Ad autunno verrà inaugurata l'area di Osservazione breve intensiva con trenta posti letto, al quinto piano del Policlinico. Accoglierà, ad esempio, pazienti con problemi cardiovascolari, in insufficienza respiratoria o casi di intossicazione. «Il nuovo reparto sarà diretto da un collega afferma il dottor Cianci Sarà un'importante valvola di sfogo su cui contare. Purtroppo ad oggi in Pronto soccorso gli spazi sono limitati, attendiamo l'allargamento strutturale verso la parte anteriore. Uno studio tecnico si sta già occupando della fattibilità». Tutte queste novità però richiedono anche un aumento di personale. «E' già stato pubblicato un bando specifico per l'Azienda per l'assunzione di un medico con esperienza afferma il dottor Cianci ma avremmo bisogno di almeno tre professionisti. Non aspiriamo all'assunzione di neolaureati, qui c'è bisogno di avere competenze solide per far fronte ad accessi complessi e in continua crescita».
Elisa Fais
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