Processo canonico in corso: «Obbligo di celibato violato»

Martedì 18 Febbraio 2020
Don Marino Ruggero, sacerdote padovano di 54 anni già discusso in passato per la sua partecipazione ad un provino del Grande Fratello e per le sue posizioni «sul problema dei rom» e a favore della legittima difesa, è attualmente sotto processo canonico.
Tutto viene a galla il 2 gennaio, quando il parroco si dimette lasciando San Lorenzo di Albignasego in accordo con il vescovo. «Nessuno mi ha motivato nulla» è la prima reazione pubblica di don Marino, la settimana seguente. Pronta la replica della Curia, che in una nota ufficiale parla di violazione «dell'obbligo del celibato» e di «comportamenti non conformi allo stato clericale». A quel punto, il 12 gennaio, lo scandalo scoppia e don Marino reagisce senza ammettere né smentire la presunta relazione con una donna: «Non posso confessarmi coi giornalisti». Nella stessa intervista, però, il prete rilancia: «Sono pronto a fare i nomi di preti pedofili, preti gay e preti che hanno messo incinta donne che poi hanno abortito e che guidano grosse parrocchie della Diocesi di Padova. Io ho le prove, loro su di me non ne hanno». Il pm Roberto Piccione apre subito un fascicolo convocandolo in Procura ma si va verso l'archiviazione perché il prete non avrebbe portato alcuna prova e non avrebbe fatto nomi, al di là di un caso vicentino già noto. Lo scorso 4 febbraio il vescovo Cipolla ha fatto visita al Consiglio pastorale affrontando il caso. (g.pip.)
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