Polizia locale in rivolta boicotta S. Sebastiano

Martedì 21 Gennaio 2020
IL CASO
PADOVA Giovedì prossimo rischia di andare deserta la celebrazione di San Sebastiano, patrono del vigili. Sulla riorganizzazione dei turni, si fa dunque sempre più duro lo scontro tra gli agenti della polizia locale e la giunta Giordani. Scontro che, dal punto di vista simbolico, si manifesterà in tutta la sua gravità proprio il giorno della celebrazione di San Sebastiano, che prevede anche un corteo, con in testa il sindaco Sergio Giordani, che partirà dalla Basilica di Santa Giustina per arrivare al multisala Pio X in via Bomporti.
La processione, però, potrebbe registrare poche decine di partecipanti. Il motivo? Dalle 9 alle 13 a palazzo Moroni è convocata un'assemblea sindacale dalla Rsu del Comune a cui sono attesi oltre 100 vigili. L'incontro avrà all'ordine del giorno un unico punto: i nuovi turni. Di conseguenza, la cerimonia organizzata dall'amministrazione comunale potrebbe andare quasi deserta. Durante l'assemblea verrà anche proclamato lo stato di agitazione. Non solo. Verrà messa nero su bianco una lettera ufficiale che verrà poi inviata al prefetto Renato Franceschelli in cui si chiede una mediazione da parte della prefettura.
IL PREFETTO
Il prefetto, però, sabato scorso sulla questione ha voluto essere molto chiaro. Commentando la possibilità di uno sciopero dei vigili in occasione dell'arrivo in città del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in programma il prossimo 7 febbraio, non ha escluso di far scattare la precettazione.
«Leggiamo, non senza stupore, che viene ventilata un'ipotesi di precettazione del personale del corpo di polizia locale il prossimo 7 Febbraio, giorno di arrivo del presidente della Repubblica ha ribattuto Salvatore Livorno della segreteria Uil Fpl - Siamo ben consapevoli delle regole dettate dalla legge sui servizi pubblici locali, ma esigiamo rispetto e tutela dei nostri diritti e faremo ciò che i lavoratori della polizia locale ci daranno mandato di fare, nel rispetto della legge, ma anche delle prerogative sindacali».
PRESE DI POSIZIONE
Il messaggio è chiaro: il sindacato non ha alcuna intenzione di fare passi indietro rispetto agli scioperi programmati da qui alla prossima estate. L'atteggiamento intransigente dei sindacati, però, non sembra intimorire più di tanto l'amministrazione. Tanto il sindaco Giordani, quanto, il comandante Lorenzo Fontolan hanno, infatti, tutta l'intenzione di far scattare i nuovi turni il prossimo 1 marzo. Intenzione che è stata ribadita anche dal primo cittadino. «Della questione abbiamo discusso più di un anno, non abbiamo trovato una sintesi e ora si deve prendere una decisione ha scandito Giordani - Il modello orario voluto dalla precedente amministrazione sottrae agenti in servizio ordinario: nei giorni feriali ne mancano una dozzina e il sabato addirittura 50. La situazione non è più sostenibile».
«Una città turistica come la nostra ha bisogno di sicurezza e non può non curare il decoro nel fine settimana in centro come nei quartieri ha concluso - Avere decine di agenti in meno rispetto al fabbisogno non è neppure immaginabile. Non è un caso che nessuna delle città venete abbia un modello orario come quello che ci viene chiesto di conservare».
I DETTAGLI
Ma cosa prevede la riorganizzazione dei turni voluta da Fontolan? Storicamente i vigili hanno sempre lavorato sei giorni su sette, 5 ore e 50 al giorno, con una domenica lavorativa al mese e con i giorni di riposo concordati col capo-ufficio in base alle necessità di servizio. Nel 2016, però, l'ex sindaco Bitonci e l'allora comandante Paolocci stravolsero tutto: cinque giorni lavorativi per sette ore al giorno, con due week end a casa su quattro. La nuova proposta prevede sei giorni lavorativi per sei ore al giorno. Quei 10 minuti in più, rispetto alle vecchie 5 ore e 50 minuti, andrebbero a costituire una banca-ore che porterebbe poi ogni agente a godere di almeno sette giorni di riposo in più all'anno. La riorganizzazione dei turni, che scatterà, appunto, l'1 marzo, prevede sempre una domenica lavorativa al mese a cui seguirebbe un sabato di riposo in uno dei due week end successivi, in modo che tutti possano avere nel corso dell'anno almeno 12 fine settimana a casa.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci