«Pochi fondi, ma insieme si lavora sempre meglio»

Giovedì 24 Ottobre 2019
«Pochi fondi, ma insieme si lavora sempre meglio»
ALBIGNASEGO
Resta dentro la propria Unione, ma sviscerando ogni aspetto più di una volta scuote la testa. Filippo Giacinti, sindaco di Albignasego, ha visto nascere l'Unione dei Patriarcati che mette assieme anche i comuni di Casalserugo e Maserà. Ne resta un accanito sostenitore, ma non nasconde alcune perplessità: «Stiamo collaborando tra noi e facendo il massimo sforzo comune, ma da Roma non sta più arrivando un euro. Così è difficile andare avanti».
Sindaco, partiamo dagli aspetti positivi.
«Sono stato eletto nel 2016, ma prima ero assessore alla Polizia locale e quindi avevo seguito passo dopo passo la formazione di questa Unione. L'aspetto più importante è che c'è stato fin da subito un rapporto tra sindaci. Lavoriamo bene assieme, ci confrontiamo su molti aspetti, facciamo rete. Insomma, tutto quello che serve per delle realtà come le nostre. Avevamo creato anche un'unica centrale di committenza che rappresentava un po' il nostro fiore all'occhiello, ma negli ultimi anni hanno iniziato a presentarsi i problemi».
Che tipo di problemi?
«Di natura economica, legato ai trasferimenti statali. Ormai finanziamenti non arrivano più. E abbiamo dovuto abbandonare il progetto della centrale unica di committenza perché nel frattempo la norma nazionale è cambiata. L'ufficio gare e appalti è tornato nel nostro Comune. La centrale la manteniamo solamente noi e Casalserugo in convenzione, ma tutto si è complicato».
Cosa la delude di più?
«Mi delude il fatto che questa unione, come molte altre unioni di Comuni in tutto il Veneto, era partita con grande entusiasmo e con grande convinzione anche e soprattutto perché c'erano importanti incentivi statali per farla partire. La norma nazionale ci dava dei vantaggi che ora non ci sono più. Lo Stato va in una direzione diametralmente opposta. Il perché bisognerebbe chiederlo a Roma. Resistiamo perché c'è un ottimo rapporto che lega noi Comuni».
Che servizi gestiti assieme?
«Polizia locale, messi notificatori, Protezione civile, Sportello unico delle attività produttive e, con Casalserugo, la centrale di committenza. Abbiamo una struttura molto snella. Dal punto di vista tecnico Albignasego mette sicuramente a disposizione le risorse più importanti anche in termini di uomini. La mole di lavoro è sicuramente importante, ma ce la facciamo».
L'unione dei Comuni dunque conviene ancora, nonostante il taglio dei finanziamenti statali che denunciate da tempo?
«Riusciamo ancora a fare delle economie e a razionalizzare le spese sui servizi che gestiamo in convenzione, ma purtroppo i risparmi sono sempre meno».
In uno scenario simile, è stata mai valutata l'ipotesi di uno scioglimento?
«No, da parte mia assolutamente no. Resto convinto che in realtà come nostre sia sempre meglio lavorare assieme su tanti fronti. Anche, per esempio, su quello della sicurezza»
G.P.
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