Pienone in centro, assalto in Pra' all'Isola Memmia appena riaperta

Domenica 16 Maggio 2021
LA GIORNATA
PADOVA Non l'invasione degli ultra corpi, ma quella dei corpi sì. Sabato è il giorno dell'assalto al centro. L'isola Memmia è tornata ad aprirsi alla folla, la chiusura pomeridiana è ormai un lontano ricordo. Così come la direzione consigliata tra via Roma e via Umberto I, racchiuse nel groviglio di amanti dello shopping in una morsa da togliere il fiato. Respirano le piazze dove le bancarelle impediscono ai plateatici di prendere il comando, respira di tensione piazza Duomo presidiata da tutte le forze dell'ordine, carabinieri, polizia di Stato, polizia locale, guarda di finanza, persino l'esercito. Qui il ricordo della rissa della settimana scorsa, invece, è ancora vivido.
LA SORVEGLIANZA
«In centro c'è stato molto movimento, in piazza Duomo non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo dice l'assessore alla Sicurezza, Diego Bonavina, in costante contatto con i vigili urbani dislocati sul territorio Sono state controllate 110 persone e 25 veicoli, i nostri agenti hanno controllato anche 34 attività tra pubblici esercizi e negozi ma nessuna sanzione è stata staccata». Ricompaiono le code al di fuori dei negozi. «Oh, ma te lo sei preso alla fine il giubbino? Troppo bello», esclama una ragazzina con i capelli lilla all'amica fuori da Pull&Bear. Risalgono il fiume di persone verso le piazze, scontrandosi con chi viene dalla direzione opposta ma senza badarci più di tanto. Quel giubbino deve averle mandate al settimo cielo. «Qualcosa sta migliorando ma questo in linea generale sostiene Nicola Rossi, presidente di Confesercenti Aver rimosso certe restrizioni, come la direzione consigliata su via Roma e via Umberto I sicuramente aiuta i commercianti e i baristi nel loro lavoro. Ma è tutto il sistema che sta migliorando, non solo il nostro settore, intendo proprio da un punto di vista psicologico. Calano i ricoverati, vanno avanti spedite le vaccinazioni e questo si ripercuote positivamente sull'interesse delle persone nello shopping e nello stare insieme al bar. Prima avevamo un effetto di cattivo umore che ora si sta dissipando e non è cosa da poco».
LA RESSA
Difficile trovare un tavolino libero. «Dovete aspettare», alza le mani una delle cameriere del bar Duomo vedendo tre ragazzi in attesa di fronte la porta del locale. I fortunati che riescono a sedersi ancora prima di appoggiarsi alla sedia tolgono già la mascherina. Questo terribile orpello diventato fastidioso quanto una museruola è la prima cosa che sparisce quando ci si siede al tavolino di un bar. E resta nascosta anche quando si è finito di bere e di mangiare, quando al riempirsi la pancia subentrano le chiacchiere. Prato della Valle è tornata di proprietà dei più giovani. L'isola Memmia, circondata dal mercato, vede passeggiare qualche famigliola, un paio di coppie di anziani e qualche universitario che si gode il sole. A farla da padrone, però, sono loro, i giovanissimi. Riuniti in gruppi più o meno grandi scherzano, si spingono, si rubano il cellulare a vicenda. Almeno fino a che non vengono intercettati dalla polizia. Quando i poliziotti si avvicinano i giovani si zittiscono, abbassano la testa. «No dai, non ho fatto niente di male», sbotta un ragazzo verso l'agente che gli chiede i documenti. Nessuna sanzione viene staccata per il giovanissimo riottoso ma lui e i suoi amici si ritirano, forse alla ricerca di un luogo meno presidiato.
Attorno a loro c'è chi fa spese al mercato, «Voglio vedere le piante e poi torno, non fare il difficile che ci metto poco, su», dice una signora rimproverando il marito che non sopporta più la folla e vorrebbe solo tornare a casa. Il tempo ha retto, le previsioni di pioggia sono state smentite dal bel sole che ha baciato i padovani ammassati in centro.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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