Peghin, manca l'accordo sull'alleanza

Venerdì 3 Dicembre 2021
Peghin, manca l'accordo sull'alleanza
LA SITUAZIONE
PADOVA Il centrodestra ha detto di voler lavorare per tempo sul candidato sindaco, ma Francesco Peghin per ora può solo apparire in fotografia. La scelta di Salvini-Stefani oltre a dover essere digerita dalla Lega deve piacere anche all'alleato Fratelli d'Italia che sta ritardando la presentazione. E questo si deve al fatto che a Verona i leghisti non si decidono a dare il via libera a Sboarina, l'uscente ora passato a Fdi. Eppure Giorgia Meloni l'ha detto incensandolo: «Sboarina ha fatto un ottimo lavoro». Mentre «su Padova bisogna ovviamente costruire un'alternativa all'attuale sindaco e ci stiamo lavorando».
Ma finché il lavoro non finisce non si batte chiodo e il tempo passa, anzi dalla destra partono le provocazioni. «Bisogna partire dal presupposto che nessuno è il messia - ha premesso ieri il coordinatore cittadino di FdI Gabriele Zanon Non lo è Peghin e non lo è neppure il sottoscritto. Nessuno mette in dubbio le sue capacità, ma per noi prima di parlare dei nomi, è necessario che il centrodestra si concentri sulle cose serie, ovvero sui programmi. A oggi, infatti, non ci sono stati ancora incontri per discutere la base programmatica con cui si dovrà presentare il nuovo sindaco. Non c'è tempo da perdere e, prima di tutto, è necessario concentrasi sui contenuti». Che è il tipico fuoco di sbarramento di chi vuole prendere tempo perché il tavolo nazionale del centrodestra in questi giorni sta lavorando sulla partita di Verona.
GLI INCONTRI
Però qualcosa nel centrodestra si sta muovendo anche sul fronte dei programmi. Da una decina di giorni, infatti, è iniziato un confronto tra i partiti e alcune forze civiche e comitati. La Lega, poi, ha già fatto partire una campagna d'ascolto distribuendo in città dei questionari per raccogliere le priorità indicate dai cittadini. Parte integrante di questa campagna è anche l'incontro dedicato alla sicurezza alle 19 in sala Carmeli in via Galilei a cui parteciperanno il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, il parlamentare leghista Massimo Bitonci, il commissario veneto della Lega Alberto Stefani, il presidente della commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari, l'assessore regionale Roberto Marcato e il referente provinciale del Carroccio Marco Polato.
«Il centrodestra è al lavoro in mezzo alla gente ha detto ieri Stefani Abbiamo aperto l'iniziativa di ascolto Scrivi la tua Padova a tutte le forze civiche e politiche di centrodestra che vogliano ascoltare i quartieri e i rispettivi interessi. Il programma con cui presentarci alle prossime elezioni vogliamo scriverlo insieme ai padovani e c'è già un'ottima adesione».
Mercoledì sera, intanto, sempre in aula Carmeli c'è stata la prima uscita quasi ufficiale di Peghin che ha partecipato alla presentazione del libro di Luca Zaia. Una presenza, quella del noto imprenditore, che avuto, però, un carattere eminentemente privato. Di fatto Peghin si è presentato da semplice cittadino. Tanto è vero che i contatti con il governatore si sono limitati a una semplice foto ricordo.
IL MESSAGGIO
«Questa sera a Padova alla presentazione del libro del nostro Presidente, Luca Zaia ha commentato su Facebook, dopo l'incontro l'imprenditore - Grazie al suo intervento decisivo come Regione Veneto durante la pandemia del 2020 abbiamo potuto salvare il Musme, una grande eccellenza culturale padovana che racconta la storia della prestigiosa scuola di medicina dell'università' di Padova dal rischio di chiusura. E' una delle storie non raccontate nel libro che parla molto della pandemia in Veneto, ma di cui voglio ancora ringraziarlo». In attesa dell'ufficializzazione della sua candidatura il post di Peghin ha incassato l'apprezzamento della capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio, Elena Cappellini.
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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