Pazienti come a casa: è la nuova pediatria

Giovedì 18 Ottobre 2018
IL PROGETTO
PADOVA Tre volte più grande, decisamente più spaziosa, moderna, funzionale e bella. La Pediatria 2.0 triplica i suoi spazi rispetto agli attuali: «Sarà un edificio il più grande possibile nel rispetto della legge, quindi a congrua distanza dalle altre costruzioni e dalle mura storiche: 1.860 metri quadrati per sette piani, all'ottavo impianti tecnici. Le stanze diventeranno mediamente di 30 metri quadrati, a uno o due letti, con uno o due bagni per stanza e letto per le mamme. Letto non poltrona, come richiesto dai familiari. Le dimensioni non sono mai cambiate da quando si è riunita la conferenza dei servizi, da quando è stato pubblicato il bando europeo. Quelle erano, quelle sono e saranno».
FLI SPAZI
A dirlo chiaro e tondo è stato ieri il direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria Luciano Flor, di fronte a medici, infermieri, pazienti, familiari e insegnanti presentando il programma nell'Aula Magna sulla base dello studio Striolo Fochesato e Partners, che adesso sta provvedendo alle rifiniture.
L'impianto è cioè definitivo: riassumendo, 167 posti letto complessivi, spazi gioco a ogni piano più la possibilità di seguire le lezioni scolastiche. «Passiamo da 6.600 metri quadrati a quasi 18mila: dentro, finirà tutta la funzione di degenza dell'odierna palazzina del Calabi più l'attuale Chirurgia pediatrica, riassume Flor.
I PIANI
il piano terrà sarà occupato, per metà dal pronto soccorso, e per metà da radiologia. Il primo piano verrà completamente riservato alle degenze pediatriche. Il secondo sarà suddiviso tra degenze di pediatria specialistica e neuropsichiatria infantile e ambulatori di neurofisiologia. Degenze trapianti, nefrologia e dialisi sorgeranno al terzo piano. Il quarto sarà interamente per le degenze di chirurgia. Al quinto, terapia intensiva pediatrica e degenze chirurgiche semintensive.
Al sesto piano verranno trasferite le degenze dell'oncoematologia e i trapiantati di midollo. Il settimo piano sarà tutto per il blocco operatorio con sei sale, di cui una ibrida. A cappello di tutto, un piano (ottavo e ultimo) di locali tecnici.
LE TAPPE
«Sono molto contento, la prossima tappa è, verso dicembre, far approvare il progetto dalla Regione Veneto oltre che dai Vigili del Fuoco, quindi passare alla fase esecutiva. La demolizione della Pneumologia è sempre calendarizzata per la fine di febbraio, l'inizio di marzo».
«Il programma - argomenta il direttore generale - è di entrare nella nuova Pediatria nel 2023 mentre il vecchio Calabi sarà tutto dedicato agli ambulatori e alla didattica». Suddivisi in quattro piani ovviamente ammodernati.
I MEDICI
Piena la soddisfazione di chi vi lavora dentro. «Siamo contenti della determinazione emersa da parta della direzione, convinta come non mai - rileva il professor Giorgio Perilongo, direttore del Dipartimento per la salute della donna e del bambino di cui la Pediatria, con i suoi cinquecento operatori fa parte - che lavorando assieme si riusciranno a soddisfare le esigenze edilizie di una moderna Pediatria e a rispettare le tempistiche. Abbiamo imboccato una strada senza ritorno e provo grande gratitudine per chi ha voluto coinvolgere in questo disegno tutte le parti».
Federica Cappellato
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