PALAZZO MORONI
PADOVA Il trasferimento degli studenti della scuola Mameli? «La

Mercoledì 18 Settembre 2019
PALAZZO MORONI PADOVA Il trasferimento degli studenti della scuola Mameli? «La
PALAZZO MORONI
PADOVA Il trasferimento degli studenti della scuola Mameli? «La scelta migliore possibile». I disagi legati al trasporto dei ragazzini? «Subito superati». Lo sostiene l'assessore all'Istruzione, Cristina Piva, facendo il punto su una della questioni più dibattute dell'ultimo mese. A causa di importanti lavori di ristrutturazione, infatti, 220 alunni delle medie hanno dovuto traslocare da via Agnus Dei al centro parrocchiale di Madonna Pellegrina. Operai e tecnici sono al lavoro per adeguare il vecchio istituto dal punto di vista antisismico, ma intanto tiene banco la scelta di trasferire gli studenti nelle aule all'angolo tra via Girolamo d'Acquapendente e via Tre Garofani.
LA SCELTA
«Capisco e comprendo il disagio e le preoccupazioni dei genitori per il trasloco dei circa 220 alunni della Mameli- scrive l'assessore Piva in una nota- e voglio provare a chiarire ogni aspetto dell'operazione proprio perché alcuni dubbi possono essere frutto di informazioni parziali o imprecise. Partiamo dai lavori che faranno della Mameli una scuola pienamente sicura e accogliente sotto ogni punto di vista. Sono lavori che riguardano la sicurezza sismica, finanziati dal Ministero (valore a bando di gara di 735 mila euro) e la sicurezza statica (finanziati dal Comune e Fondazione Cariparo con 960 mila euro). Le gare non sono state aggiudicate con il criterio del massimo ribasso. In tutto investiamo nella scuola Mameli ben 1,7 milioni euro e credo che questo ai genitori non possa che fare piacere. Fare contemporaneamente i lavori per le sicurezza sismica e statica - prosegue - ha costretto al trasloco, la scuola secondaria, ma ha permesso alla primaria Ardigò di poter frequentare in sicurezza. Relativamente al trasferimento alla Madonna Pellegrina ricordo anche che la soluzione del trasloco alla Pacinotti, in zona Stanga era solo una delle varie ipotesi allo studio, subito scartata da un gruppo di genitori che bollarano l'idea come inaccettabile».
LA LAMENTELE
Non è certo partito con il piede giusto il bus navetta che il Comune ha messo a disposizione, provocando nei primi giorni forti proteste per ritardi e fermate saltate. «Il bus non è passato per via Gradenigo dove ad attenderlo c'erano una decina di studenti». Oppure: «Una volta finite le lezioni, il mezzo invece di arrivare davanti alla parrocchia di Madonna Pellegrina alle 13, si è presentato alle 14.15». E poi ancora: «Il bus che avrebbe dovuto arrivare alla fermata tra via Gabelli e via Falloppio alle 7.45 si è presentato alle 7.40 ed è ripartito immediatamente lasciando a piedi i ragazzi che sono arrivati subito dopo». Pronta, anche su questo fronte, la risposta dell'assessore Piva: «L'Amministrazione ha organizzato il servizio con BusItalia. La quota pagata dalle famiglie coprirà circa un terzo del costo complessivo, il resto sarà a carico del Comune cosi come lo sono state le notevoli spese di adeguamento e sistemazione dei locali del Patronato alla Madonna Pellegrina. Il servizio è partito il 12 settembre con un giorno di ritardo e alcuni disguidi per gli orari, imputabili a difficoltà di comunicazione tra BusItalia e la Scuola. Il servizio adesso è a regime e non mi risulta ci siano particolari problemi».
Infine, la questione del percorso delle navette. «Si è preferita la partenza da via Ognissanti e via Gradenigo, perché a quell'ora si apre anche il nido Balena Blu e la scuola per l'infanzia Fornasari e il traffico è quindi già sovraccarico. C'è la massima disponibilità a valutare segnalazioni e suggerimenti».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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