PADOVA
VO' EUGANEO Mentre a Vo' i sanitari scoprono altre quattro persone positive

Mercoledì 26 Febbraio 2020
PADOVA
VO' EUGANEO Mentre a Vo' i sanitari scoprono altre quattro persone positive al Coronavirus, la procura di Padova apre un'inchiesta sulla morte di Adriano Trevisan, la prima vittima italiana del morbo cinese. Dopo la scoperta dei primi due casi di contagio venerdì, sono arrivati a 28 i pazienti originari di Vo' che sono risultati positivi al tampone faringeo. Di questi, 10 sono ricoverati nel reparto di malattie infettive dell'azienda ospedaliera di Padova, da dove, però ieri è stata dimessa una donna del paesino dei colli euganei: ora sta facendo la quarantena fiduciaria nella sua abitazione, una villetta singola.
ATTIMI DI PAURA
Nella tarda serata di lunedì, intanto, ci sono stati momenti di paura in un'abitazione del centro di Vo': un ragazzo di 22 anni che non riusciva più a respirare è stato portato via dall'ambulanza, con i sanitari attrezzati di tuta stagna. «Soffre di ansia - ha spiegato ieri preoccupato il fratello Cristian - aveva la febbre e quello che stava succedendo gli ha provocato stress e panico, così è andato in grave crisi asmatica e ha avuto bisogno dell'ambulanza, che ci ha messo 45 minuti ad arrivare. Per fortuna abbiamo appena saputo che negativo al test e siamo riusciti a parlare con lui. Lo hanno dimesso e tornerà a casa grazie all'intervento della protezione civile».
L'INCHIESTA
La Procura intanto ha chiesto l'acquisizione delle cartelle cliniche di Adriano Trevisan, che poi saranno visionate da un medico legale per accertare che sia effettivamente morto di Coronavirus. Il fascicolo è stato aperto contro ignoti, ma l'obiettivo è quello di indagare sull'operato dell'ospedale di Schiavonia, dove era ricoverato da 10 giorni l'anziano, padre dell'ex sindaco di Vo' Vanessa Trevisan (anche lei contagiata dal virus assieme ad altri familiari e ricoverata in ospedale).
IL VIA LIBERA
L'Azienda Ospedaliera ieri, intanto, ha provveduto alla prima dimissione protetta di una paziente, ricoverata dopo che è stata riscontrata positiva al Coronavirus.  La signora è stata accolta dalla struttura sanitaria il 23 febbraio con link epidemiologico «contatto presso locale pubblico - Comune di Vo'». La diagnosi certificata dai sanitari è: «Infezione da Sars - CoV-2, verosimilmente pregressa, asintomatica». La paziente aveva presentato una sola puntata febbrile il 18 febbraio scorso ed era risultata positiva al tampone, effettuato il 22 successivo. Poiché durante il ricovero la signora è stata asintomatica e vive in abitazione singola, sono già stati attivati i servizi territoriali competenti per l'attivazione dell'isolamento domiciliare fiduciario di 14 giorni con inizio considerato dal 22 febbraio.
I disagi per la chiusura del paese non mancano. E' vero che c'è continuo approvvigionamento di farmaci e generi alimentari, ma non degli altri prodotti. I carabinieri ieri mattina hanno fatto da tramite tra i reclusi all'interno della zona rossa e i parenti al di fuori del cordone sanitario. In un caso hanno rintracciato i vicini di casa di una famiglia che vive fuori Vo', ma è rimasta in quarantena all'interno del comune epicentro, assieme ad altri parenti: nella loro abitazione fuori Vo' è rimasto solo il loro micio, ormai da due giorni. I carabinieri sono riusciti a trovare una persona cui affidare le cure dell'animale. E i militari della comapgnia di Abano del tenente colonnello Marco Turrini hanno anche recapitato una mazzetta di giornali a un anziano di Vo', portati da un suo parente fino al limite del cordone sanitario: «Abita da solo e so che gli piace leggere - ha spiegato ai carabinieri - ho pensato che riviste e quotidiani potrebbero servirgli a lui che non ha dimestichezza con la tecnologia».
Ieri pomeriggio intanto quattro persone di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, sono tornate nel loro paese da Vo': si trovano in isolamento volontario nelle loro abitazioni. E un altro padovano è ricoverato fuori regione. Si tratta di un uomo che ha lavorato nella zona rossa lombarda. E' sceso con la febbre da un treno nella stazione di Termoli (Campobasso). Con lui anche una donna. Entrambi sono scesi nella stazione ferroviaria molisana indossando camice e mascherina. L'uomo è stato condotto da Termoli direttamente all'ospedale di Campobasso da un'ambulanza del 118 Molise dove sarà sottoposto al test del Coronavirus.
Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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