Opposizione da parte del legale della famiglia

Domenica 15 Gennaio 2017
Opposizione da parte del legale della famiglia
Domenico Maurantonio era da solo la mattina del 10 maggio di due anni fa, quando il diciannovenne studente padovano precipitò da una finestra del quinto piano dell'Hotel Da Vinci di Milano. Lo affermano i consulenti tecnici dei pubblici ministeri Alberto Nobili e Giancarla Serafini nella superperizia, che si è conclusa dopo lunghi mesi di lavoro. No, gli esperti dicono che non c'era nessuno assieme allo studente, in gita con i compagni di classe del liceo Nievo all'Expo. Per i pubblici ministeri milanesi l'inchiesta è conclusa e hanno trasmesso il fascicolo all'Ufficio del giudice delle indagini preliminari con la richiesta di archiviazione del caso. I genitori di Domenico da tempo sono chiusi nel silenzio e non vogliono commentare le conclusioni delle indagini. Ma il legale della famiglia, l'avvocato Eraldo Stefani, ha annunciato che si opporrà con tutte le sue forze all'archiviazione dell'inchiesta sulla tragedia.
Gli inquirenti hanno creduto ai compagni di Domenico, i quali hanno sempre affermato che il diciannovenne è uscito dalla camera mentre loro erano immersi nel sonno.
Ma per i consulenti del legale della famiglia, il pigiama e i boxer del diciannovenne non sarebbero caduti con lo studente padovano. Qualcuno li avrebbe messi dopo la tragedia, accanto al cadavere. Gli esperti dell'avvocato Stefani hanno eseguito trenta esperimenti in provincia di Sassari in un contesto accostabile alla macabra scenografia nella quale è morto Domenico. E i consulenti hanno eseguito anche un video sulla tragedia. Sono immagini agghiaccianti con il corpo del diciannovenne che vola dal quinto piano dell'albergo. E il filmato si conclude ancora peggio. Il corpo di Domenico cade su una scalinata di tre gradini, distante da dove è stato trovato.
Un compagno di stanza dello studente ha raccontato agli inquirenti che «Domenico prima di mettersi a letto si è lavato i capelli. L'ultima cosa che ricordo è che mentre mi addormentavo avevo Domenico alla mia sinistra, indossava una maglietta e dei pantaloni scuri. Alle 6,30 avevo la luce in faccia, mi sono svegliato, ho notato l'assenza di Domenico, ho pensato fosse in bagno e mi sono riaddormentato».

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