Olivi: «Il Flormart anello fra produttori e Ministero»

Lunedì 24 Settembre 2018
LA MANIFESTAZIONE
PADOVA C'è bisogno di approfondire, studiare, condividere e confrontarsi sui temi del verde del futuro e c'è la necessità di creare luoghi di incontro commerciale che facciano interfacciare le due parti del mercato perché, se è vero che il digitale ha aiutato ad allargare gli orizzonti e le opportunità, è altrettanto vero che non può sostituire l'incontro fisico tra le persone. Questo ha detto l'edizione del Flormart appena conclusa.
Conferme positive che arrivano anche dal Ministero delle Politiche Agricole, nelle parole del sottosegretario Franco Manzato: «Ho visitato il Flormart e si tratta di una manifestazione di alto livello, con operatori molto selezionati, è la punta di diamante del settore florovivaistico e rappresenta un'eccellenza unica anche per il governo. Ho partecipato ad un summit con Andrea Olivi, il presidente di Flormart e vertice di riferimento di Padova Fiere, con Pietro Gasparri direttore Pqai del ministero delle Politiche Agricole e Alberto Manzo responsabile del tavolo di filiera del florovivaismo, nell'ambito del quale sono state analizzate alcune misure strategiche per il rilancio forte del settore sia sul piano produttivo che commerciale. Si tratta di azioni concrete che intendiamo portare a termine entro il 2019.
«Le dichiarazioni del sottosegretario non possono che farmi piacere sottolinea Andrea Olivi, presidente di Padova Fiere/Geo spa sono la dimostrazione di come non si debba avere paura di cambiare, di innovare. Con il sottosegretario abbiamo convenuto che Flormart potrebbe essere il soggetto attuatore di una serie di misure rivolte al settore e collettore tra le esigenze dei produttori e il Ministero. Anche il Flormart non è indenne alle trasformazioni e stiamo già pensando ad un'edizione numero 70 davvero inaspettata che sia in grado di tracciare le linee per il futuro del florovivaismo italiano, con elementi sempre più integrati rispetto ad altri settori come l'architettura, la tecnologia, la ricerca e le loro applicazioni. Il futuro non è già scritto ma è qualcosa che contribuiremo a scrivere con le nostre decisioni, anche quelle che prendiamo oggi che, credo, non possono ignorare la connessione tra soggetti, anche appartenenti ad ambiti apparentemente lontani, e le reti sia umane che tecnologiche a cui apparteniamo solo così riusciremo a fare qualcosa di concreto per il nostro futuro». Il salone 2018 si chiude con una grande soddisfazione da parte degli espositori che sottolineano come fossero presenti visitatori di alto profilo, i giudizi positivi anche per le interessanti delegazioni di buyer esteri, oltre 96. Numeri assolutamente positivi arrivano dal fronte degli appuntamenti convegnistici che hanno visto il coinvolgimento di circa 2 mila partecipanti.
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