Oggi i risultati dell'autopsia sveleranno com'è morto, si cercano eventuali ferite

Venerdì 13 Agosto 2021
Oggi i risultati dell'autopsia sveleranno com'è morto, si cercano eventuali ferite
L'ESAME
PADOVA Saranno resi noti oggi i primi, decisivi, risultati emersi dall'autopsia eseguita sul corpo di Christian Menin. L'esame è stato svolto nel pomeriggio di ieri, dopo che alle 12 in Procura era stato conferito l'incarico al professore Andrea Porzionato dell'Università di Padova. Il primo e più importante elemento da chiarire è la causa della morte del piccolo, allo stato ancora tutt'altro che chiara. Ma il patologo si è concentrato anche sulla ricerca di possibili segni esteriori che possano ricondurre a traumi, escoriazioni, pressioni causate da elementi esterni o da terze persone. Il mistero della tragica morte del piccolo Christian potrebbe dunque oggi trovare almeno una parte della sua risoluzione.
I QUESITI
La causa della morte è appunto un elemento determinante. Due sono state fino a oggi le piste più plausibili: l'annegamento o il malore improvviso. Nel primo caso il bambino, che pare non sapesse nuotare, avrebbe potuto finire accidentalmente nell'acqua senza essere più in grado di restare a galla. Preda dell'agitazione, potrebbe quindi aver bevuto ed essere svenuto. In tal caso l'autopsia riscontrerebbe acqua nei polmoni, ma resterebbe da capire come, nonostante le numerose persone presenti nell'impianto al momento dell'incidente, nessuno abbia notato il piccolo annaspare, se non addirittura chiedere aiuto.
Se invece Christian fosse stato colpito da un malore improvviso, come ad esempio una congestione, potrebbe aver perso i sensi senza nemmeno avere il tempo di rendersi conto di quel che gli stava accadendo.
Altra ipotesi voleva poi che il bambino potesse essere caduto nella vasca per errore: forse scivolando, forse a causa di una spinta o di un contatto accidentale con un'altra persona o con qualche oggetto, finendo poi per annegare.
LE VERIFICHE
Per questo motivo il medico legale ieri ha cercato sul suo corpicino anche eventuali segni che possano ricondurre a traumi. Magari un colpo improvviso, per esempio alla testa o alla schiena, tale da fargli perdere i sensi o anche soltanto da farlo cadere in acqua senza possibilità di risalire. O magari dei graffi, delle ecchimosi, delle lesioni che possano raccontare di un contatto avvenuto con qualcuno o qualcosa.
Se, come è emerso ieri, davvero Christian stava già giocando dentro l'acqua nel momento in cui è accaduto l'irreparabile, potrebbe davvero essersi trovato in difficoltà in un punto in cui, vista la sua altezza, non aveva modo di toccare sul fondo né di aggrapparsi per restare a galla.
Sempre nell'ambito del possibile malore invece, l'esame autoptico consentirà anche di chiarire se il piccolo possa essere stato stroncato da qualche problema di salute, anche se per il momento non è emerso nulla circa la sua storia clinica che possa far propendere per questa ipotesi.
S.d.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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