«Nuova Pediatria, progetto da rifare»

Lunedì 25 Giugno 2018
«Nuova Pediatria, progetto da rifare»
LA POLEMICA
«Certo che vogliamo la nuova pediatria, ci mancherebbe. Ma la collocazione dell'edificio e le sue dimensioni non sono compatibili con quello che è stato sbandierato come Parco delle Mura e delle Acque. Basti pensare che il progetto prevede un «parallelepipedo di 55 mila metri cubi, con una base di 72 per 25 metri e un'altezza di oltre 30 metri, a soli 16 metri dal baluardo Cornaro e 26 dalle cinta muraria veneziana» dicono Fabio Bordignon e Maria Letizia Panajotti del Comitato Mura e di Italia Nostra sostenuti da Fai, Legambiente e Gruppo giardino storico.
Dalla fine del 2017 in modo autonomo ma del tutto coerente con gli accordi presi fra Giordani e Zaia su doppio polo ospedaliero, al Giustinianeo e a Padova est sta partendo un pezzo importante del rinnovato ospedale cittadino con l'affidamento al Raggruppamento temporaneo d'impresa Proger spa, capogruppo studio Striolo Fochesato & Partners, e Manens Tifs spa della progettazione della nuova Pediatria, finanziata dalla Regione con 53 milioni che sorgerà al posto della Pneumologia.
Dovrà sostituire la palazzina ideata più di sessant'anni fa dall'architetto Daniele Calabi, inaugurata il 24 luglio 1956 e fino a qualche settimana fa coperta da impalcature propedeutiche a lavori di rafforzamento di alcuni pilasti in calcestruzzo.
«Maturato fuori da qualsiasi dibattito e di un piano complessivo il progetto della nuova Pediatria è l'ultima conseguenza dell'improvvida scelta risalente agli anni Cinquanta di sviluppare l'ospedale in spazi angusti contro le indicazioni dell'urbanista Piccinato». E la conseguenza è stata di violare il bastione Cornaro, secondo le due associazioni. «Quella di Padova è la più estesa cinta muraria rinascimentale sopravvissuta fino ad oggi in Europa, un'opera per i suoi tempi colossale. Le ultime due amministrazioni hanno promosso il progetto di un Parco delle Mura e delle Acque con il recupero di aree degradate intorno alla cinta fortificata. Per questo ci si attendeva che il progetto della nuova Pediatria fosse rivisto, ma invece la manifesta intenzione di affiancare a Pediatria un secondo edificio con le stesse dimensioni per ospitare la clinica ostetrica , necessariamente vicina, finirebbe per condizionare le future scelte insediativ».
«Nessuno pretende di riportare il contesto monumentale nelle sue condizioni primigenie ma si può almeno chiedere che le scelte nell'area del Giustinianeo siano pensate per ridurre, se possibile, il conflitto con il contesto e non per acuirlo» aggiungono.
«E vediamo se l'Accordo di programma con la Regione dettaglierà anche il futuro di quest'area come sarebeb auspicabile. Che fine faranno ad esempio gli edifici dell'attuale Pediatria?».
La nuova Pediatria, come da programma preliminare, sarà un enorme quadrilatero ad alto contenuto tecnologico interamente dedicato alla cura del bambino: 11.932 mq complessivi, suddivisi in sette piani più l'ottavo adibito esclusivamente a locali tecnici. Vi troveranno posto pediatria d'urgenza, radiologia, le degenze di clinica pediatrica, neuropsichiatria infantile, reumatologia, malattie metaboliche, le stanze dell'analgesia, i letti di area chirurgica relativi a chirurgia e cardiologia pediatrica, le stanze dei trapiantati di midollo osseo, fegato, reni e cuore, la dialisi, l'oncoematologia pediatrica, sia degenze che day-hospital, le terapie intensive, pediatrica e cardiochiurgica più le degenze della cardiochirurgia pediatrica e le sale operatorie (quattro più una ibrida). La copertura finanziaria c'è già: 54 milioni di euro comprensiva di costruzione, attrezzature e tecnologie.
La nuova Pediatria ha un budget autonomo di 53 milioni di euro già deliberati e avrà circa 170 posti più altri due edifici per Ostetricia e Ginecologia. Totale 270 posti più 15 per la terapia intensiva. Particolare decisivo: ci sarà un pronto soccorso pediatrico in centro.
Mauro Giacon
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