«Nostra nuora è viva in Spagna» Ecco perchè non ci sono riscontri

Lunedì 3 Febbraio 2020
«Nostra nuora è viva in Spagna» Ecco perchè non ci sono riscontri
I RETROSCENA
STANGHELLA Per i suoceri, Samira el Attar è viva. O, comunque, anche se fosse stata uccisa, non sarebbe colpa di loro figlio Mohamed, che ora è in cella proprio perchè accusato di aver assassinato e nascosto il cadavere della moglie. A convincere il giudice per le indagini preliminari che la custodia cautelare in carcere per il marocchino era necessaria, è stata la fuga di Capodanno di Barbri: lui continua a professarsi innocente e assicura di essere andato a Madrid per cercare la moglie, come proverebbe il volantino che ha presentato al giudice il giorno dell'interrogatorio di garanzia. Ma che legame avrebbe Samira con la Spagna? Questo il marito non l'ha detto, nemmeno al suo avvocato Daniele Pizzi. I carabinieri, però, avrebbero già verificato: in Spagna la donna ha un lontano parente. Parente che però non aveva contatti con la donna.
C'è, in ogni caso, una pista estera che porta non in Spagna, ma in Germania. Il procuratore di Rovigo Carmelo Ruberto il mese scorso aveva rivelato che sul cellulare di Samira, nei giorni immediatamente precedenti la scomparsa della donna, fossero arrivate chiamate provenienti dalla Germania. I tabulati del suo telefonino lo confermano. Ma gli esperti dell'Arma non hanno ancora sciolto i dubbi: potrebbero essere dei falsi positivi. Come? È complesso, ma possibile che, durante le chiamate da e per l'estero effettuate da Samira - anche quelle con la madre che fino alla sua scomparsa abitava in Marocco - la linea sia potuta passare momentaneamente attraverso dei ripetitori tedeschi. Ecco dunque il falso positivo.
Misteriosa, al momento, è anche la vita precedente di Samira. Quella vissuta dalla donna prima di incontrare Mohamed. In particolare nel passato della 43enne c'è un altro uomo, da cui ha avuto un figlio, che vive in Marocco col padre. C'erano contatti tra lei e quest'altra sua famiglia? Barbi era convinto di sì e l'aveva anche detto all'assistente sociale del comune di Stanghella cui si era rivolta Samira per via dell'estrema gelosia di Mohamed per tutelare lei stessa e la figlia. Alla dipendente comunale il 41enne aveva lamentato il atto che la moglie spedisse del denaro in Marocco a un figlio avuto dal precedente matrimonio. Per i carabinieri, però, anche questa pista porta nel nulla, perchè la donna e l'ex marito in Marocco non si vedevano da anni. Malika, madre di Samira, così come sua sorella Anna, hanno sempre negato che Samira avesse rapporti con altre persone che non fossero della sua famiglia. E che sicuramente non avesse amici all'estero. Per i carabinieri, in ogni caso, una fuga della donna sarebbe improbabile. Specialmente per il suo carattere: la mamma 43enne non era una persona debole. Anzi, aveva un carattere così caparbio che portava spesso a litigi con il marito, cui lei non aveva nessuna paura di sottrarsi. Per gli investigatori, la morte violenta di Samira resta pressoché l'unica ipotesi concreta.
M.Lucc.
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