«Non lasciateci soli, la Teen-zone è il futuro dei piccoli malati»

Venerdì 9 Novembre 2018
SANITÀ
PADOVA «Lancio un appello al direttore generale dell'Azienda ospedaliera Luciano Flor, al governatore Luca Zaia, alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, al rettore Rosario Rizzuto, al sindaco Sergio Giordani: non lasciateci soli. La Teen Zone, per i nostri ragazzi, non è solo un'area, è una nuova prospettiva in cui vivere la propria malattia e immaginare un nuovo futuro. A parlare è Chiara Girello Azzena, presidente del Team for Children, l'associazione promotrice della Teen Zone, l'ala di 170 metri quadrati collegata al day ospital oncologico della Clinica di Oncoematologia pediatrica, e costruita per offrire uno spazio dedicato ai teen-agers dove poter giocare alla playstation, collegarsi al computer, rilassarsi. Così, almeno nelle intenzioni della onlus. Perché secondo l'Azienda ospedaliera, padrona di casa e con la quale il Team aveva sottoscritto una convenzione, siglata anche da Università e Gaia srl, la struttura è di natura prettamente ludico-ricreativa, quindi non presenta quegli accorgimenti utili a trasformarla in sanitaria, dunque a servizio dei pazienti in chemioterapia, attaccati a una flebo. Nella Teen Zone cioè devono necessariamente, secondo i vertici aziendali, entrare adolescenti in quel momento non in cura attiva.
LA POLEMICA
«Questa situazione rattrista e preoccupa tutti noi: i ragazzi e le loro famiglie, i nostri volontari, ma anche tutti coloro - continua Azzena - che in questi anni si sono impegnati donando tanto tempo e tantissime risorse perchè li sogno dei nostri pazienti adolescenti si realizzasse. Non voglio entrare in aspetti burocratici, né tanto meno in dinamiche politiche che non ci competono e che non devono competerci. Chiedo però un aiuto a tutti, perché questa situazione si sblocchi e questo sogno non si infranga proprio adesso. Da parte nostra faremo tutto ciò che possiamo fare, mettendo in campo tutto il nostro impegno e tutte le nostre risorse, come sempre».
IL PROGETTO
Il Team per realizzare i 170 metri quadrati della Zone più altrettanti al primo piano (articolati in studi medici e subito occupati), aveva raccolto 450mila euro, 250mila dei quali donati da Accaierie Venete. Anna Mezzalira era stata una delle testimonial della raccolta fondi per la Teen Zone, prestando anche il suo volto sorridente a un video promozionale: ma a diciassette anni e mezzo, in giugno si è spenta all'Hospice pediatrico di Padova per colpa di un osteosarcoma. «I teenager malati chiedono dignità e la Teen Zone - chiosa mamma Benedetta - dà loro dignità. Spero con tutto il cuore in una soluzione, per mia figlia che ci credeva profondamente, e per tutti i ragazzi che stanno combattendo».
Federica Cappellato
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