Niente impronte di Debora sulle banconote e le pistole

Mercoledì 16 Novembre 2016
Niente impronte di Debora sulle banconote e le pistole
Il delitto di Isabella Noventa si è tinto ancora di più di giallo. I carabinieri del Ris di Parma non hanno rilevato alcuna impronta di Debora Sorgato, la sorella di Freddy, sui soldi e le due pistole fatte trovare agli inquirenti dal maresciallo dei carabinieri Giuseppe Verde ex compagno della donna delle pulizie. Il militare, fino al giorno dell'arresto di Debora avvenuto il 16 febbraio, abitava nella stessa palazzina della donna al numero 200 di via Vigonovese in zona Camin. I due risiedevano in due appartamenti vicini con un'entrata sullo stesso pianerottolo e quasi sempre Debora era a casa del maresciallo.
La sera del sette marzo Verde ha informato i suoi superiori di avere scovato uno scatolone non suo all'interno però del suo armadio. È così scattata una perquisizione nella sua abitazione con i carabinieri e gli uomini della Squadra mobile. Il militare ha condotto gli investigatori direttamente ad un armadio della stanza da letto. Sotto a un piumone c'era uno scatolone appartenente, almeno secondo quanto riferito dal maresciallo, a Debora Sorgato. Poliziotti e carabinieri hanno cominciato a svuotarlo. All'interno è stata trovata una busta con diecimila euro in contanti, in banconote di vario taglio. Poi è spuntato fuori un sacco trasparente, di quelli solitamente utilizzati per il conferimento delle immondizie. Dentro c'erano altre mazzette di denaro, di diverso taglio, per un totale di 114 mila euro. Dietro al piumone era stata invece occultata una scatola di cartone. C'erano nascoste due pistole perfettamente efficienti. Una Beretta calibro 7.65 con il colpo in canna e altri 71 proiettili a disposizione, e un'Astra di fabbricazione spagnola, calibro 9x21, corredata da 51 proiettili. Durante la perquisizione il maresciallo Verde ha tenuto a precisare che quella parte dell'armadio era nella disponibilità della compagna e lui non aveva idea di cosa ci fosse all'interno dello scatolone. Il sostituto procuratore titolare delle indagini, Giorgio Falcone, per il ritrovamento del denaro e delle pistole ha iscritto nel registro degli indagati Debora Sorgato con l'accusa di riciclaggio e detenzione illegale di armi da fuoco.
Pistole e banconote sono state poi spedite ai carabinieri del Ris di Parma, ma gli esami di laboratorio hanno dato esito negativo. Nè sulle armi e nè sui soldi ci sono le impronte della donna delle pulizie. Qualche impronta di altre persone sarebbe stata rilevata, ma non sarebbe utile per le indagini sul delitto di Isabella Noventa. E così la scomparsa della segretaria di 55 anni di Albignasego, si tinge ancora di più di giallo. Oltre al corpo, al movente e all'arma del delitto, adesso mancano anche le impronte di Debora su quelle due pistole e su quelle banconote che per l'accusa sarebbero state di sua proprietà. Resta dunque il mistero: ma allora di chi sono le armi e il denaro? E se non sono della donna delle pulizie, come hanno fatto a finire nell'armadio del maresciallo Giuseppe Verde? Tutte domande sulle quali gli inquirenti stanno lavorando per trovare una risposta.

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