«Nella borsa ci sono i miei vestiti» Nascondeva 300mila euro di droga

Venerdì 22 Giugno 2018
L'OPERAZIONE
PADOVA «Nel borsone ci sono solo i miei vestiti». Invece nella grande sacca nera che custodiva nel bagagliaio dell'auto noleggiata a Milano, il ventenne meneghino incensurato Francesco Di Maria nascondeva undici chili di marijuana. Altri tre pacchi da un chilo ciascuno, sempre di marijuana, e 25 chili di panetti di hashish sono stati scoperti, poi, nel garage del capoluogo lombardo da dove era partito il giovane, a bordo di una Citroen C1 a noleggio, diretto a Padova, dove avrebbe smerciato la droga, che sul mercato nero degli stupefacenti varrebbe 300mila euro se venduta al dettaglio.
A stringere le manette ai polsi dell'insospettabile corriere, la squadra mobile guidata da Mauro Carisdeo: gli agenti hanno trovato il ventenne chiuso nella macchina da parecchi minuti, con l'aria condizionata accesa, fermo all'area di servizio di Limenella in A4, probabilmente in attesa di un complice.
IL CONTROLLO
L'arresto è avvenuto nell'ambito dei servizi straordinari di controllo disposti dal questore Paolo Fassari, con l'obiettivo di prevenire reati inerenti lo spaccio e la microcriminalità, a tutela dei viaggiatori che si fermano nelle aree di servizio lungo l' autostrada per l'esodo estivo. Così mercoledì pomeriggio la Squadra mobile stava pattugliando il punto di ristoro di Limenella. Nel parcheggio, da svariati minuti, c'era questa Citroen accesa, i finestrini chiusi, l'aria condizionata a tutta potenza e, all'interno, questo ragazzo. Insospettiti, gli agenti hanno bussato al finestrino dello sportello lato guidatore, invitandolo a uscire. I poliziotti hanno verificato si trattava di un'auto presa a noleggio a Milano, luogo di nascita e di residenza del ventenne. Le carte erano in ordine, ma gli agenti, insospettiti anche da un atteggiamento allarmato del ragazzo, hanno preferito controllare il bagagliaio dell'auto. Alzato il portellone, i poliziotti hanno notato l'enorme sacca da viaggio nera. Così hanno domandato al ventenne cosa stesse trasportando. Cercando di fingere nonchalance, Di Maria ha tagliato corto: «Ci sono solo i miei vestiti». Una risposta che, però, non ha convinto per nulla gli agenti della Mobile che gli hanno quindi intimato di aprire il saccone. I fatti hanno dato ragione all'intuito dei poliziotti: dentro al borsone c'erano 11 plichi, contenenti ciascuno 1 chilo di marijuana.
LA PERQUISIZIONE
Nell'auto del ragazzo, gli agenti hanno trovato anche un mazzo di chiavi e, grazie anche al Gps in dotazione all'auto a noleggio, sono riusciti a risalire al punto di partenza della Citroen: un garage di Milano che si apriva proprio con le chiavi in possesso del ventenne. Qui dentro i poliziotti hanno fatto la seconda scoperta: altri 3 chili di marijuana, 25 di hashish, bilancini e tutto il resto del materiale necessario al confezionamento delle dosi di droga, come buste di plastica, una piastra per capelli che serviva per termosaldarle, altri involucri più piccoli.
Secondo gli inquirenti il giovane è un corriere a servizio di un'organizzazione più grande, inviato a Padova con il grosso quantitativo di droga con l'obiettivo di rifornire di stupefacenti i cavalli, ovvero i piccoli pusher che vendono le dosi al dettaglio nelle piazze del capoluogo, visto l'aumento di richiesta durante i mesi estivi.
Marina Lucchin
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