Navigazione satellitare, così Galileo vedrà tutto

Mercoledì 19 Giugno 2019
Navigazione satellitare, così Galileo vedrà tutto
L'INCONTRO
PADOVA I grandi nomi dello spazio a Padova in occasione di NavSpace 2019, convegno internazionale sulle nuove tecnologie spaziali. Nell'aula magna Galileo Galilei di Palazzo Bo intervengono relatori di tutto il mondo, scienziati e studiosi delle più importanti agenzie spaziali e di navigazione internazionali. Obiettivo, fare il punto sullo stato attuale delle tecnologie e sulla sicurezza della navigazione satellitare. L'evento è organizzato in collaborazione con le aziende Qascom, Leonardo e Spirent.
Dallo spazio ormai si governa la maggior parte delle attività. Basti pensare alle telecomunicazioni, alla navigazione aerea e marittima, ai movimenti di persone o mezzi di ogni tipo. Gli smartphone, attraverso i satelliti, possono guidarci nei percorsi stradali o consentono di vedere l'immagine di una strada o di un negozio. Per molti di questi servizi si è legati a satelliti americani, come quelli del Gps (Global Positioning System).
Ma accanto ai satelliti americani si sta progressivamente potenziando il sistema di posizionamento europeo Galileo. La sua entrata in servizio inizialmente prevista per la fine del 2019, è stata anticipata al 15 dicembre 2016. Il sistema una volta completato potrà contare su 26 satelliti artificiali orbitanti. «La navigazione satellitare - spiega Oscar Pozzobon, presidente di Qascom e general chairman di NavSpace 2019 - è ormai considerata di pubblica utilità nella vita quotidiana, sia dai cittadini che dai governi e dalle aziende. Gsa ha stimato che quasi il 10% del Gdp Europeo dipende dai sistemi di navigazione satellitare. Grazie ai satelliti per la navigazione sta diventando uno standard far atterrare aerei con la nebbia, guidare le auto a navigazione autonoma, fare pagamenti delle autostrade o far atterrare i razzi in modo autonomo. Anche le reti energetiche, le telecomunicazioni ed i settori finanziari dipendono fortemente dal tempo fornito dai sistemi come Gps e Galileo. Assieme ai top players del settore, NavSpace tratterà tutte le novità su queste tematiche. L'Europa ha quasi completato Galileo, il sistema di navigazione satellitare compatibile con il sistema statunitense Gps. Ed È un onore che NavSpace venga organizzato proprio nell'aula dedicata al celebre scienziato, dove teneva le proprie lezioni».
Tra i grandi nomi Carlo Des Dorides, executive director European GNSS Agency (Gsa); James J. Miller, vice-direttore per Navigazione e Comunicazioni spaziali, Nasa (Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche); Lisa Valencia, project manager dell'Autonomous Flight Termination System, Kennedy Space Center, Nasa; Todd Walter, direttore GPS Lab, Stanford University; Go Takizava, direttore esecutivo del programma di navigazione in Giappone e Massimo Mercati, responsabile dell'ufficio di Sicurezza dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea).
«Da qualche anno l'università di Padova - afferma Nicola Laurenti, docente di Ingegneria dell'Informazione - svolge ricerche sulla navigazione satellitare e più precisamente sugli attacchi per falsificare le posizioni per motivi economici o terroristici. Abbiamo proposto soluzioni per garantire la sicurezza e siamo un punto di riferimento per la comunità scientifica». Secondo l'Agenzia europea spaziale, Galileo inizierà ad operare in autonomia dal 2020. Fino a questa data, il sistema europeo continuerà a poggiarsi al Gps (il network Usa) e a Glonass, la rete di posizionamento globale russa. Rispetto ai sistemi satellitari americani e russi, Galileo, aspira ad un livello di precisione superiore: potrà individuare un oggetto entro un range di un solo metro.
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