MONTAGNANA
La doppia sbarra installata nel parcheggio più grande di Montagnana

Venerdì 4 Settembre 2020
MONTAGNANA La doppia sbarra installata nel parcheggio più grande di Montagnana
MONTAGNANA
La doppia sbarra installata nel parcheggio più grande di Montagnana per tenere lontani i rom in realtà crea un disservizio a centinaia di ragazzi delle superiori che il 14 settembre torneranno a scuola. Ad accendere i riflettori sul problema, in un momento in cui i trasporti pubblici sono uno dei nodi cruciali del rientro in classe in epoca di Covid, è Angelo Parolo, esponente del Pd montagnanese nonché presidente uscente del consiglio di istituto dello Jacopo da Montagnana (ora declassato). «Quelle sbarre, posizionate all'ingresso del parcheggio di via Circonvallazione Nord hanno condizionato le fermate delle corriere afferma l'esponente dem . Fino a due anni fa le corriere di linea entravano nel parcheggio, si giravano e poi raggiungevano le fermate dislocate vicino ai vari istituti. Da quando ci sono le sbarre non lo fanno più visto che non hanno un accesso agevolato, ma ad ogni corsa dovrebbero chiedere l'autorizzazione telefonando al numero indicato all'ingresso». Mentre le auto possono transitare liberamente, i mezzi alti più di due metri devono identificarsi chiamando l'apposito recapito indicato all'ingresso del parcheggio e attendere che la sbarra si alzi. La barriera è controllata da remoto non soltanto dalla polizia locale ma anche dall'ufficio turistico e da alcune attività ricettive. È stata installata nel 2018 per scoraggiare il bivacco dei nomadi che qui creavano un vero e proprio accampamento, lasciandosi spesso alle spalle una scia di rifiuti e degrado. Tanto da scoraggiare l'utilizzo dell'area di sosta da parte di turisti e residenti. Così l'amministrazione di Loredana Borghesan era corsa ai ripari. Per evitare la trafila dell'autorizzazione, da due anni a questa parte Busitalia ha modificato l'itinerario, prevedendo un'unica fermata in via Spalato, la strada che conduce alla stazione dei treni.
RAGAZZI
Da qui i ragazzi si dirigono a piedi nei vari istituti, «attraversando incroci pericolosi sulla regionale 10», sottolinea Parolo. «Gli studenti sono centinaia, arrivano più o meno tutti alla stessa ora e spesso si riversano per strada perché i marciapiedi sono stretti e se piove si creano facilmente delle pozzanghere che costringono i pedoni a deviare sulla carreggiata. Ma così mettono a repentaglio la loro incolumità». Il rischio, secondo Parolo, non è soltanto quello di intasare momentaneamente il traffico ma anche di provocare incidenti, di cui potrebbero fare le spese i ragazzi in primis ma anche gli altri utenti della strada. «Le sbarre sono state messe per questioni di sicurezza. E i nostri ragazzi non hanno forse diritto alla sicurezza?». Secondo il Pd urge una soluzione che permetta alle corriere di accedere agevolmente al parcheggio. Un telepass o qualcosa di simile. «Ci stiamo già lavorando replica la sindaca Borghesan, ironizzando sul tempismo delle polemiche, a due settimane dalle elezioni che la vedono in corsa alle regionali . Due mesi fa l'amministrazione ha aperto un tavolo tecnico con Busitalia (gestore del servizio), i dirigenti scolastici dei vari istituti e la Provincia in modo da migliorare i trasporti a servizio dei nostri ragazzi. Stiamo definendo gli ultimi dettagli e a breve annunceremo importanti novità».
Maria Elena Pattaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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