MONSELICE
Riflettori puntati sulla commissione Pari Opportunità del Comune, dopo la scelta di Chiara Rango (membro nominato su indicazione del gruppo consiliare del Pd) di dimettersi. Il motivo? «Avevo chiarito fin da subito che non ero interessata a mantenere cariche di pura rappresentanza. ha spiegato la Rango nella lettera protocollata a Palazzo Tortorini L'attivismo della commissione è gradualmente scemato, precipitando in una sorta di inerzia. Le riunioni prima a cadenza quasi mensile si sono dilatate nel tempo: l'ultimo incontro risale al gennaio scorso. Mi auguro che questa mia decisione sia di stimolo a coloro che, come me, credono nella necessità di riformare questo organismo». Il Pd monselicense si dice sconcertato «che un organismo come la cpo sia stato così banalizzato e trascurato, al punto da far sentire in obbligo una componente di prendere le distanze da questa inerzia, dimettendosi». Il segretario Niccolò Ruffin aggiunge: «L'eliminazione sostanziale di un organismo potenzialmente molto utile al fine di migliorare l'inclusione sociale della nostra comunità non solo è un atto lesivo verso il ruolo dei consiglieri, ma soprattutto di una profonda mancanza di rispetto verso la cittadinanza». Accuse gravi ma infondate secondo la presidente della commissione, Barbara Soloni. «Mi dispiacciono molto queste dichiarazioni, soprattutto in considerazione del fatto che se non siamo più riusciti a convocare la commissione è stato per gli impegni dei suoi componenti. spiega Proprio Chiara Rango, in particolare, era tra quelli ad avere maggiori difficoltà ad incontrarsi. Per questo ogni comunicazione è sempre stata data via mail. Dispiace anche non aver avuto da parte sua proposte per iniziative di qualsiasi natura né aver potuto contare sul suo aiuto per gli eventi realizzati finora».
Ca.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Riflettori puntati sulla commissione Pari Opportunità del Comune, dopo la scelta di Chiara Rango (membro nominato su indicazione del gruppo consiliare del Pd) di dimettersi. Il motivo? «Avevo chiarito fin da subito che non ero interessata a mantenere cariche di pura rappresentanza. ha spiegato la Rango nella lettera protocollata a Palazzo Tortorini L'attivismo della commissione è gradualmente scemato, precipitando in una sorta di inerzia. Le riunioni prima a cadenza quasi mensile si sono dilatate nel tempo: l'ultimo incontro risale al gennaio scorso. Mi auguro che questa mia decisione sia di stimolo a coloro che, come me, credono nella necessità di riformare questo organismo». Il Pd monselicense si dice sconcertato «che un organismo come la cpo sia stato così banalizzato e trascurato, al punto da far sentire in obbligo una componente di prendere le distanze da questa inerzia, dimettendosi». Il segretario Niccolò Ruffin aggiunge: «L'eliminazione sostanziale di un organismo potenzialmente molto utile al fine di migliorare l'inclusione sociale della nostra comunità non solo è un atto lesivo verso il ruolo dei consiglieri, ma soprattutto di una profonda mancanza di rispetto verso la cittadinanza». Accuse gravi ma infondate secondo la presidente della commissione, Barbara Soloni. «Mi dispiacciono molto queste dichiarazioni, soprattutto in considerazione del fatto che se non siamo più riusciti a convocare la commissione è stato per gli impegni dei suoi componenti. spiega Proprio Chiara Rango, in particolare, era tra quelli ad avere maggiori difficoltà ad incontrarsi. Per questo ogni comunicazione è sempre stata data via mail. Dispiace anche non aver avuto da parte sua proposte per iniziative di qualsiasi natura né aver potuto contare sul suo aiuto per gli eventi realizzati finora».
Ca.B.
