Minacce e coltello, fermato col taser

Giovedì 4 Giugno 2020
Minacce e coltello, fermato col taser
IL CASO
PADOVA C'è voluto il taser per immobilizzare un balordo che ieri mattina ha seminato il panico in centro. Si tratta di un tunisino, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, già più volte segnalato come irregolare. Il nordafricano è entrato in azione attorno alle 9 quando si è presentato all'interno della sede Avis di via Orus.
IL FATTO
Qui l'uomo, senza alcun motivo, ha cominciato a molestare le dipendenti utilizzando un linguaggio scurrile. Nessuno si è fatto male, ma lo spavento è stato grande. A tal punto che i responsabili del servizio si sono visti costretti a chiedere l'intervento della polizia. Quando gli agenti della sezione Volanti sono arrivati alla sede dell'Avis lo squilibrato aveva già fatto perdere le proprie tracce. Tutto finito? Nemmeno per sogno.
Mezz'ora dopo un secondo allarme è giunto dai gestori di un bar di via Belzoni. E' stato segnalato un individuo che offendeva e minacciava la clientela. Una volta giunti al bar, i poliziotti si sono imbattuti nel tunisino visibilmente alterato. All'operazione, per evitare situazioni di pericolo, ha preso parte anche un agente munito di taser. L'uomo quando ha capito che per lui la situazione si era fatta difficile si è posto con le spalle contro il muro dell'esterno del bar e ha continuato ad inveire anche contro gli agenti. Ad un tratto ha estratto dalla tasca un coltello e ha cominciato a minacciare anche il personale in divisa.
L'INTERVENTO
Invitato a gettare a terra l'arma, il tunisino ha fatto cadere il coltello, ma ha opposto resistenza. L'agente non ha potuto far altro che colpirlo ad una gamba con un dardo del taser. Fuori gioco, l'uomo è stato portato in Questura. Il coltello è stato sequestrato mentre a suo carico è arriva la denuncia per porto abusivo di armi. Lo scorso 11 maggio lo stesso straniero era stato fermato ed identificato nel corso dei pattuglioni effettuati dalla Questura in zona Arcella. Sono partite le pratiche per il rimpatrio.
Il tunisino, conosciuto alla giustizia per reati in materia di stupefacenti è apparso visibilmente alterato. Fino a quando non è stato reso inoffensivo ha cercato di aggredire tutti coloro che gli passavano davanti. Un comportamento quanto mai pericoloso che si è concluso senza alcun ferito soltanto grazie all'intervento della polizia dotata di taser. Verrà tenuto sotto stretta osservazione per scongiurare che nei prossimi giorni possa rendersi protagonista di episodi analoghi.
Cesare Arcolini
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