I DISAGI
TEOLO È proprio il caso di dire tempo guastafeste. Almeno a giudicare dalle decine di manifestazioni, fra cui sagre, feste popolari, ritrovi sportivi, cene sotto le stelle andate letteralmente in fumo a causa della pioggia. A piangere sulle sorti di una primavera che tarda a venire non sono insomma, alle pendici dei Colli, solo gli orticoltori e gli agricoltori, già sul punto di chiedere lo stato di calamità. È nemmeno gli albergatori che vedono infittirsi la lista delle rinunce. Con il morale a terra sono infatti le Pro Loco e le tante associazioni a scopo beneficio, raggruppate attorno alle parrocchie o Enti no profit, che attendevano maggio per promuovere iniziative per la raccolta di fondi. Ma rimaste a loro volta con debiti organizzativi.
Emblematico il caso del Comitato Feste Popolari di Teolo, un'autentica armata di volontari attivi nel realizzare ogni anno la popolarissima Festa del Gnocco. L'edizione n. 44, sarà però ricordata come quella più grama per il maltempo.
«In tanti anni di manifestazioni- si lamenta infatti il presidente del Comitato, Franco Quagliato non ho mai visto nulla del genere. Nemmeno il più pessimista avrebbe pensato di vedere le due domeniche consecutive di resta, rovinate dal maltempo. Non abbiamo ancora fatto i conti, ma ci rimetteremo un bel po' di soldi. E si tratta dei quattrini destinati ad aiutare associazioni, famiglie bisognose e andare a supporto di obiettivi locali».
Poiché i finanziamenti di una manifestazione di successo vanno a profitto di un evento successivo, i danni causati dal maltempo hanno un effetto a catena. «Non sappiamo ha detto Quagliato quanto potremmo investire per altre iniziative in programma nei prossimi mesi. Tutte destinate a fini benefici».
La lista degli eventi saltati è lunghissima. Oltre alla Festa del Gnocco la pioggia ha costretto a dire addio anche alla Festa degli aquiloni a Galzignano domenica scorsa. Anche i Giochi di una volta previsti sempre domenica scorsa in piazza Perlasca a Teolo sono saltati sperando nel recupero di domenica prossima.
Non sono saltate, ma hanno avuto grosse defezioni le manifestazioni podistiche, amate anche per essere delle sorte di sagre sportive. «Quando organizziamo eventi di questo tipo sottolinea Dario Bolognesi, presidente della Pro Loco di Galizgnano - conto molto sullo spirito di sacrificio dei partecipanti. Non hanno idea di quanto costi in termini di tempo e di volontà ai volontari mettere in piedi l'iniziativa. Né immaginano quanto potrebbe essere frustrante vederla naufragare per il maltempo. Chi decide di rinunciare ad una corsa per la pioggia magari ha già pagato la quota di iscrizione e questo va a vantaggio degli organizzatori. Ma chi conta sulla raccolta fondi di stand, è veramente disperato».
Per domenica prossima sono in tanti ad incrociare le dita. Perché il tempo è pronto a mandare per aria iniziative come l'antica Remada a seconda a Battaglia, la Festa dei Bigoli a Luvigliano, arrivando magari a mettere in forse la popolare Festa della Mira a Torreglia in programma a fine mese. Riservando il triste spettacolo di tendoni vuoti. E tavoli deserti.
Lucio Piva
© RIPRODUZIONE RISERVATA TEOLO È proprio il caso di dire tempo guastafeste. Almeno a giudicare dalle decine di manifestazioni, fra cui sagre, feste popolari, ritrovi sportivi, cene sotto le stelle andate letteralmente in fumo a causa della pioggia. A piangere sulle sorti di una primavera che tarda a venire non sono insomma, alle pendici dei Colli, solo gli orticoltori e gli agricoltori, già sul punto di chiedere lo stato di calamità. È nemmeno gli albergatori che vedono infittirsi la lista delle rinunce. Con il morale a terra sono infatti le Pro Loco e le tante associazioni a scopo beneficio, raggruppate attorno alle parrocchie o Enti no profit, che attendevano maggio per promuovere iniziative per la raccolta di fondi. Ma rimaste a loro volta con debiti organizzativi.
Emblematico il caso del Comitato Feste Popolari di Teolo, un'autentica armata di volontari attivi nel realizzare ogni anno la popolarissima Festa del Gnocco. L'edizione n. 44, sarà però ricordata come quella più grama per il maltempo.
«In tanti anni di manifestazioni- si lamenta infatti il presidente del Comitato, Franco Quagliato non ho mai visto nulla del genere. Nemmeno il più pessimista avrebbe pensato di vedere le due domeniche consecutive di resta, rovinate dal maltempo. Non abbiamo ancora fatto i conti, ma ci rimetteremo un bel po' di soldi. E si tratta dei quattrini destinati ad aiutare associazioni, famiglie bisognose e andare a supporto di obiettivi locali».
Poiché i finanziamenti di una manifestazione di successo vanno a profitto di un evento successivo, i danni causati dal maltempo hanno un effetto a catena. «Non sappiamo ha detto Quagliato quanto potremmo investire per altre iniziative in programma nei prossimi mesi. Tutte destinate a fini benefici».
La lista degli eventi saltati è lunghissima. Oltre alla Festa del Gnocco la pioggia ha costretto a dire addio anche alla Festa degli aquiloni a Galzignano domenica scorsa. Anche i Giochi di una volta previsti sempre domenica scorsa in piazza Perlasca a Teolo sono saltati sperando nel recupero di domenica prossima.
Non sono saltate, ma hanno avuto grosse defezioni le manifestazioni podistiche, amate anche per essere delle sorte di sagre sportive. «Quando organizziamo eventi di questo tipo sottolinea Dario Bolognesi, presidente della Pro Loco di Galizgnano - conto molto sullo spirito di sacrificio dei partecipanti. Non hanno idea di quanto costi in termini di tempo e di volontà ai volontari mettere in piedi l'iniziativa. Né immaginano quanto potrebbe essere frustrante vederla naufragare per il maltempo. Chi decide di rinunciare ad una corsa per la pioggia magari ha già pagato la quota di iscrizione e questo va a vantaggio degli organizzatori. Ma chi conta sulla raccolta fondi di stand, è veramente disperato».
Per domenica prossima sono in tanti ad incrociare le dita. Perché il tempo è pronto a mandare per aria iniziative come l'antica Remada a seconda a Battaglia, la Festa dei Bigoli a Luvigliano, arrivando magari a mettere in forse la popolare Festa della Mira a Torreglia in programma a fine mese. Riservando il triste spettacolo di tendoni vuoti. E tavoli deserti.
Lucio Piva
