Lorenzoni: «Ora c'è il calcio d'inizio»

Sabato 6 Giugno 2020
Lorenzoni: «Ora c'è il calcio d'inizio»
LO SCENARIO
PADOVA «Siamo pronti, l'accordo è stato trovato e io sono molto soddisfatto. È arrivato il momento del kick off». Arturo Lorenzoni usa proprio questo termine: kick off, calcio d'inizio. Una parola inglese per lanciare ufficialmente la sfida veneta. Il vicesindaco giovedì sera ha incassato formalmente l'appoggio del Pd e questa mattina presenterà la propria candidatura a governatore. Era la molla che mancava per far scattare l'effetto-domino anche a Padova, dove tra i muri di Palazzo Moroni rimbalzano insistentemente tre interrogativi: chi sarà il suo sostituto in giunta? Chi assumerà la carica di vicesindaco? L'assessore Micalizzi rimarrà al proprio posto o si tufferà nella corsa regionale? Tre domande che nelle prossime settimane troveranno risposta. «Entro la fine del mese i candidati devono essere definiti» assicura infatti il segretario regionale Dem, Alessandro Bisato. Non sarà un lavoro facile perché la scacchiera non conterrà posti per tutti.
L'INCONTRO
Partiamo da giovedì sera, quando due ore di incontro sono servite a confermare l'appoggio a Lorenzoni di molte forze di centrosinistra. Nel quartier generale del Pd in via Beato Pellegrino c'erano 25 persone, a partire dai vertici veneti del Pd e dal consigliere regionale di Leu Piero Ruzzante. Con loro anche i rappresentanti di Veneto che vogliamo, +Europa, Verdi, socialisti, Rete Civica Veneta, Demos e Volt. «C'è soddisfazione nel vedere un gruppo ampio e con esperienze diverse che lavora ad un progetto comune - sono le parole di Lorenzoni, candidato col movimento civico Il Veneto che vogliamo -, sono grato a chi vede nella mia figura la possibilità di una proposta nuova».
Lorenzoni sta preparando la propria uscita da Palazzo Moroni. All'interno del Pd e di Coalizione Civica molti vorrebbero che quel passo avvenisse il prima possibile, ma il professore non ha fretta: «Non sappiamo ancora il giorno delle elezioni», ripete come un mantra. La data potrebbe essere decisa a metà settimana dopo un passaggio parlamentare: oscilla tra il 13, il 20 e il 27 settembre. Lorenzoni sarebbe intenzione a salutare in Consiglio comunale in una seduta di fine giugno o di inizio luglio.
LE LISTE
Oggi alle 11 al Musme Lorenzoni e Bisato saranno uno accanto all'altro per lanciare la sfida a Zaia. «Proseguiamo in modo spedito - dice il segretario regionale del Pd - . Per quanto riguarda la liste di Padova, ora inizia la fase delle valutazioni. Avrà 9 componenti, 4 uomini e 5 donne o viceversa. Per la terza settimana di giugno o al massimo alla fine del mese dovremo avere le idee chiare su chi sono i candidati. Un posto in Regione va conquistato preferenza dopo preferenza». E le dimissioni di Lorenzoni? «Giorno più o giorno meno non cambia. Non chiedo forzature, ma auspico che il prima possibile tutti possano dedicarsi solo alla campagna elettorale». Bisato lo farà sicuramente, resta da sciogliere il nodo Micalizzi. Il diretto interessato dichiara di «essere concentrato solo su Padova», ma il tema è caldo. Con questa quota di consenso di Zaia, non è sicuro che il Pd possa portare a Palazzo Ferro Fini due consiglieri padovani. In quel caso un nome forte, tra gli stessi Bisato e Micalizzi, resterebbe fuori. Riflessioni e trattative interne poggiano anche su questo rischio.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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