LO SPORTIVO
VILLAFRANCA «Un ragazzo dal cuore grande e dall'immensa bontà.

Lunedì 16 Settembre 2019
LO SPORTIVO VILLAFRANCA «Un ragazzo dal cuore grande e dall'immensa bontà.
LO SPORTIVO
VILLAFRANCA «Un ragazzo dal cuore grande e dall'immensa bontà. Mio fratello era così: un gigante buono e bello. Non ci sono altre parole da aggiungere in questo momento, per ognuno di noi Carlo è stato una parte importante della vita: ci ha lasciato un amico, un compagno di barca, un atleta, un ingegnere, un alpinista, un ottimo cuoco e non per ultimo un compagno, un fratello, un figlio. Il mio unico fratello. L'ultima volta che l'ho visto era al Velo, era contento, era felice e questo mi basta». E' la sorella maggiore Arianna a ricordare Carlo. Poche parole dette a fatica in un momento molto duro per la famiglia Gomiero, ma che danno la dimensione del grande amore che legava i due fratelli.
Il trentenne di Villafranca Padovana si era messo in tasca una laurea in Ingegneria, ma aveva sostenuto anche l'esame di stato Magistrale, e aveva continuato a coltivare la sua grande passione per la natura: amava l'acqua e il mare, suoi erano gli sport dal canottaggio alla vela - Carlo Gomiero detiene ancora il record italiano nella categoria ragazzi di canottaggio indoor -, ma anche la montagna che affrontava sempre in sicurezza, tenendosi aggiornato con i corsi del Club Alpino Italiano. Da inizio anno lavorava in Tentino come chef stagionale al rifugio Velo della Madonna, vivendo a pieno la nuova esperienza.
«Mio fratello amava la bellezza di tutto quello che lo circondava - racconta la sorella -, amava la natura, ed era una persona sempre prudente. Era un ragazzo di trent'anni alla ricerca della sua realizzazione personale». Una tragica morte che lascia nel dolore la famiglia e la fidanza Anna, e che ha colpito le comunità di Taggì di Sotto e Taggì di Sopra dove la famiglia Gomiero è molto conosciuta anche per aver gestito il noto ristorante Dai Grandi.
IL MONDO DELLO SPORT
È anche il mondo dello sport di cui il trentenne aveva fatto parte per molti anni a ricordarlo. «Tutta la società Canottieri Padova piange l'improvvisa scomparsa di Carlo. Per tutti eri un canottiere, un amico e tanti, altri modi di ricordarti per come sarai sempre, una splendida persona. Ci stringiamo attorno alla tua famiglia in questo momento di dolore. Ciao Carlo, non ti dimenticheremo». «Ci sono notizie che nessuno vorrebbe mai sentire, soprattutto quando si parla di amici ricorda il Mètis vela Unipd, il team velico degli studenti della Università di Padova -. Carlo, 30 anni, ingegnere, dopo una brillante carriera agonistica nel canottaggio e l'esperienza velica con l'università aveva fatto della montagna il suo grande amore, il suo vero habitat. Bonaccione, sempre entusiasta, per noi era semplicemente Carletto: capo cantiere del nostro team dal 2011 al 2015, ha scritto importanti capitoli della storia del Mètis facendo nascere Areté, la prima barca in composito. Ci stringiamo al dolore di Anna e di tutta la famiglia. Noi ti ricorderemo sempre così, sorridente e in barca: il nostro gigante buono». Un minuto di silenzio è stato osservato ieri a Ravenna ai Campionati Nazionali Universitari 2019 di canottaggio. Cordoglio espresso anche dal presidente della Federazione, un mito sportivo come Giuseppe Abbagnale.
Barbara Turetta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci