LO SCONTRO
PADOVA Sergio Giordani straccia definitivamente la lettera con cui,

Sabato 21 Ottobre 2017
LO SCONTRO
PADOVA Sergio Giordani straccia definitivamente la lettera con cui, ormai un anno fa, il suo predecessore Massimo Bitonci si era impegnato a donare gratuitamente i terreni di Padova est per la costruzione del nuovo policlinico. In questo modo l'amministrazione padovana, ribadisce ancora una volta il suo no alle richieste di Zaia che, anche l'altro giorno, ha chiesto al Comune se è intenzionato o meno a portare avanti l'operazione San Lazzaro.
CORTE DEI CONTI
Non solo. A palazzo Moroni si fa notare che, più di una sentenza della Corte dei conti, confermerebbe il fatto che gli enti pubblici non possono cedere a titolo gratuito dei loro beni. Diversamente, infatti, si rischia il danno erariale. Una presa di posizione che, di fatto, esclude a priori la possibilità di realizzare il nuovo ospedale a Padova est. A più riprese, infatti, il governatore Luca Zaia ha ricordato che il punto qualificante di San Lazzaro è il fatto che i terreni sarebbero a costo zero e che quindi la Regione potrebbe risparmiare 50 milioni di euro.
IL DOCUMENTO
Cosa diceva, però la lettera con cui Massimo Bitonci, lo scorso 12 novembre, poche ore dopo la notte di San Martino che ha determinato la sua caduta dalla poltrona più alta di palazzo Moroni, si impegnava a donare alla Regione e all'Azienda ospedaliera le aree di San Lazzaro per realizzare il nuovo ospedale a Padova est? Nella missiva, indirizzata al direttore generale dell'Azienda ospedaliera Luciano Flor, dopo aver ricordato tutto l'iter che aveva portato all'accordo, si spiega che la cessione dei terreni del Comune avverrà in piena proprietà, libera da persone e cose, anche interposte. Allo stesso tempo, il Comune di Padova confermava la volontà di cedere l'area confinate con quella del Comune che i privati erano pronti a cedere in virtù dell'accordo raggiunto con l'amtrazione comunale.
L'IMPEGNO
Insomma, l'impegno dell'amministrazione era chiaro: la volontà di cedere i terreni che già possiede a San Lazzaro e quelli che, si appresta ad acquisire. L'operazione, però, non verrà mai perfezionata. La caduta della giunta leghista, infatti, non consentirà di andare davanti ad un notaio e quindi, tutta l'operazione è rimasta solamente una dichiarazione d'intenti.
IL NO SECCO
Quello che è certo è che, davanti al notaio, per firmare l'atto non ci andrà Sergio Giordani. «L'eventuale cessione di terreni o beni di proprietà comunale e dei padovani seguirà rigorosamente le norme previste dalla legge e dalla giurisprudenza prodotta dai soggetti preposti compresa la Corte dei conti» ha spiegato il sindaco che poi ha aggiunto: «Dopo un approfondimento fatto con i miei tecnici appare chiaro da tali atti che la vigente normativa impone ai comuni di valorizzare i loro beni e prevede per gli stessi il dovere di tutela dell'integrità del patrimonio del comune». «È per me quindi improbabile, rischiosa per non dire impossibile ogni forma di cessione gratuita ha concluso Giordani - Ogni soluzione va trovata con modi che valutino in maniera equa, equilibrata e rispettosa lo stato patrimoniale degli enti in gioco. Ribadisco, seguendo la legge per non produrre danni di tipo erariale».
Alberto Rodighiero
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