LO SCENARIO
PADOVA Banchetti, concerti, incontri pubblici. Dirette su Facebook,

Lunedì 21 Settembre 2020
LO SCENARIO
PADOVA Banchetti, concerti, incontri pubblici. Dirette su Facebook, volantinaggi al mercato, aperitivi in piazza. Poi, all'improvviso, il silenzio. Un silenzio colmo di tensione e scaramanzia, come in ogni tornata elettorale. Eccola, la quiete prima della tempesta. In questa domenica diversa da tutte le altre i protagonisti padovani abbassano il volume e dopo mesi di campagna se ne stanno un po' per conto proprio, in famiglia o con gli amici più stretti. Provano a distrarsi ma la mente è sempre lì, ai risultati che inizieranno ad emergere nel tardo pomeriggio di oggi. L'eccezione è rappresentata dalla civica Il Veneto che vogliamo, con diversi attivisti che si riuniscono fin dal primo pomeriggio al parco Prandina. «Abbiamo la musica, il vino bianco e anche i gelati per i bambini». Pure questo è un modo per tradire un'attesa interminabile.
I FEDELISSIMI
La tornata elettorale è spezzata in due giorni e quindi partiti e movimenti hanno vissuto la giornata di ieri nel limbo. Qualche ritrovo spontaneo, nulla più. Candidati e militanti della Lega si troveranno direttamente oggi, ma in modo distinto e variegato. L'appuntamento ufficiale è dalle ore 17 al K3 di Treviso, sede regionale del partito, dove sono attesi molti big veneti del Carroccio e anche diversi candidati padovani. In tanti, però, hanno deciso di attendere l'esito del voto a Padova e provincia. È il caso di Fabrizio Boron, presidente della commissione regionale sanità, che stasera aspetterà i risultati dalla sua sede di piazza dei Frutti. Scelta analoga fatta da Filippo Lazzarin, sindaco di Arzergrande e fino a pochi mesi fa commissario provinciale del partito, che preferisce vivere l'attesa tra i suoi fedelissimi nella sede del suo paese.
Anche nel resto del centrodestra il panorama è variegato e non c'è un vero e unico punto di ritrovo. La conduttrice televisiva Katia Noventa, candidata di Forza Italia, annuncia che aspetterà lo spoglio dalla propria sede elettorale di galleria Borromeo in centro città. Per Elisabetta Gardini, nome di punta di Fratelli d'Italia, ieri la giornata è iniziata presto accompagnando al seggio la madre ed è proseguita con una passeggiata in Prato della Valle assieme al figlio. Un po' per scaramanzia e un po' per le disposizioni anti-Covid, non è stato fissato un ritrovo ufficiale con i militanti.
COMPATTI
Più compatto, invece, il Pd. Come da tradizione vertici e militanti Dem si troveranno stasera nella sede provinciale e regionale del partito in via Beato Pellegrino. Grande attenzione al risultato complessivo di Lorenzoni e della lista democratica, certo, ma qui (più che altrove) è molto sentita anche la competizione interna tra i candidati.
Dal Pd alla civica Il Veneto che vogliamo, che a Padova ha il proprio cuore pulsante sopratutto nel popolo arancione di Coalizione civica. La candidata Elena Ostanel e i suoi sostenitori ieri pomeriggio si sono riuniti al Parco Prandina con musica e banchetto (sono arrivati alla spicciolata anche altri candidati), mentre per stasera il ritrovo è fissato in piazza Gasparotto. Per molti questa è la seconda sfida elettorale: nessuno ha dimenticato le fibrillazioni e le emozioni delle Comunali del 2017, ma questa è tutta un'altra partita. Non ci sarà, né in via Beato Pellegrino né in piazza Gasparotto, il candidato presidente Arturo Lorenzoni: la febbre è scesa ma per lui l'attesa sarà ancora in isolamento. Grande attesa anche nel Movimento 5 Stelle. Tre anni fa il luogo di riferimento era stato il campus Ciels di via Venier dove insegna il candidato Simone Borile. Ora invece ci si sposta all'hotel Bologna di Mestre, con una sede unica a livello regionale.
IL CASO
Ieri ha tenuto banco anche il caso dei messaggi elettorali inviati in massa nella provincia di Padova che invitavano a votare Loredana Borghesan, sindaca a Montagnana e candidata con Forza Italia. Molti hanno segnalato la violazione del silenzio elettorale, la diretta interessata ha spiegato di essersi affidata ad un'agenzia e di non essere a conoscenza di quei messaggi.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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