L'APPELLO
PADOVA Nelle prossime settimane tutte le aziende si troveranno di fronte ad un crollo del fatturato e degli incassi. La prima conseguenza di questa situazione sarà che le imprese, quelle che già non lo sono, si troveranno in una crisi di liquidità e ritarderanno o congeleranno i pagamenti ai fornitori, e ai dipendenti, generando un effetto a cascata di contrazione della liquidità di tutto il sistema economico. A causa di questo liquidity crunch molte aziende potrebbe cessare l'attività o fallire, generando un livello di disoccupazione incontrollabile, mai sperimentato prima.
«Per evitare il collasso del sistema economico - osserva Dante Carolo presidente dell'ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Padova - è importante mantenere in circolazione il più possibile la liquidità esistente e garantirne di nuova alle imprese. La banche sono pronte a fare la loro parte concedendo le nuove linee di credito o le moratorie sui finanziamenti/leasing già attivi, e assicurano una certa rapidità nell'iter autorizzativo, dato che i finanziamenti sono garantiti dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese».
Gli imprenditori, prima di decidere di non effettuare un pagamento ad un fornitore (o ai propri dipendenti e collaboratori), dovrebbero valutare se con le attuali disponibilità finanziarie sono in grado di far fronte ai presunti impegni a breve o medio periodo. Nel caso di evidenti difficoltà nel fare fronte ai pagamenti, devono valutare subito con i propri istituti di credito i finanziamenti migliori per le loro specifiche esigenze.
«I commercialisti - conclude Carolo - sono al fianco delle imprese per verificare subito la sostenibilità finanziaria della propria attività e per decidere come accedere velocemente alle varie forme di finanziamento messe a disposizione delle banche. Dopo aver affrontato e risolto il problema della tensione finanziaria, è importante predisporre un corretto business plan economico - finanziario con le strategie e gli scenari da mettere in campo non appena terminerà l'attuale situazione di emergenza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Nelle prossime settimane tutte le aziende si troveranno di fronte ad un crollo del fatturato e degli incassi. La prima conseguenza di questa situazione sarà che le imprese, quelle che già non lo sono, si troveranno in una crisi di liquidità e ritarderanno o congeleranno i pagamenti ai fornitori, e ai dipendenti, generando un effetto a cascata di contrazione della liquidità di tutto il sistema economico. A causa di questo liquidity crunch molte aziende potrebbe cessare l'attività o fallire, generando un livello di disoccupazione incontrollabile, mai sperimentato prima.
«Per evitare il collasso del sistema economico - osserva Dante Carolo presidente dell'ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Padova - è importante mantenere in circolazione il più possibile la liquidità esistente e garantirne di nuova alle imprese. La banche sono pronte a fare la loro parte concedendo le nuove linee di credito o le moratorie sui finanziamenti/leasing già attivi, e assicurano una certa rapidità nell'iter autorizzativo, dato che i finanziamenti sono garantiti dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese».
Gli imprenditori, prima di decidere di non effettuare un pagamento ad un fornitore (o ai propri dipendenti e collaboratori), dovrebbero valutare se con le attuali disponibilità finanziarie sono in grado di far fronte ai presunti impegni a breve o medio periodo. Nel caso di evidenti difficoltà nel fare fronte ai pagamenti, devono valutare subito con i propri istituti di credito i finanziamenti migliori per le loro specifiche esigenze.
«I commercialisti - conclude Carolo - sono al fianco delle imprese per verificare subito la sostenibilità finanziaria della propria attività e per decidere come accedere velocemente alle varie forme di finanziamento messe a disposizione delle banche. Dopo aver affrontato e risolto il problema della tensione finanziaria, è importante predisporre un corretto business plan economico - finanziario con le strategie e gli scenari da mettere in campo non appena terminerà l'attuale situazione di emergenza».