LE TESTIMONIANZE
CAMPODORO «Sono molto provata. Non riesco a parlare di

Martedì 23 Luglio 2019
LE TESTIMONIANZE CAMPODORO «Sono molto provata. Non riesco a parlare di
LE TESTIMONIANZE
CAMPODORO «Sono molto provata. Non riesco a parlare di quanto accaduto». Giuseppina Zoppelletto, vittima assieme all'ex marito Erardo Garro della rapina in villa avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, è ancora sotto choc. Non riesce e non vuole ripercorrere quelle due lunghissime ore in cui è stata in balia della violenta banda di criminali che hanno sequestrato lei e l'ex coniuge che era passato per casa per prendere alcuni documenti e controllare che la donna, che ora abita sola, stesse bene.
POCHE PAROLE
Lui è stato preso a pugni, poi entrambi sono stati legati in salotto con delle fascette di plastica da elettricista. Bloccati ai polsi, impotenti mentre i quattro malviventi mettevano sottosopra la casa, alla ricerca di una cassaforte che, in realtà, non esisteva. «Avevo proprio in progetto di installare un impianto di videosorveglianza» ha spiegato la donna ai carabinieri quando i militari sono arrivati a eseguire i rilievi.
LA RICOSTRUZIONE
«Erano davanti al cancelletto» ha rivelato invece Erardo Garro al sindaco Gianfranco Vezzaro che ieri mattina l'aveva contattato subito per avere sue notizie. Garro, ex dirigente regionale, è stato primo cittadino di Campodoro negli anni Novanta e, sempre in quel periodo è stato eletto in consiglio provinciale tra le fila della Democrazia cristiana e poi nominato assessore. Durante la sua campagna elettorale arrivò addirittura Giulio Andreotti a sostenerlo. Persona molto nota in paese. L'uomo ha raccontato al sindaco che stava andando a casa dell'ex coglie per prendere delle carte e per salutarla, ma quando è arrivato al cancello ha visto due figure che armeggiavano per entrare. D'istinto ha urlato loro di andarsene, ma per tutta risposta i malviventi l'hanno preso e obbligato a farli entrare in casa.
«Mi hanno dato due pugni poi ci hanno legato i polsi con le fascette da elettricista. Si muovevano come dei militari. Siamo rimasti in balia loro per quasi due ore, poi sono scappati, noi ci siamo riusciti a liberare e a quel punto siamo riusciti a chiamare il 112» ha spiegato l'ex sindaco ai carabinieri.
LA PAURA
Momenti di paura che resteranno impressi nella mente dei due ex coniugi per tutta la vita: «Non voglio parlarne» assicura Giuseppina Zoppelletto che si dice troppo provata da quanto accaduto e desiderosa solamente di dimenticare la notte da incubo appena trascorsa.
I VICINI
I vicini di casa assicurano di non aver sentito nulla durante la notte. Solo al mattino si sono resi conto che doveva essere successo qualcosa viste le auto di servizio dei carabinieri parcheggiate davanti all'abitazione dei Garro. «Sono sicuramente scappati per i campi dal retro della casa» spiega uno di loro.
M.Lucc.
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