LE STORIE
Aveva spento 105 candeline lo scorso 4 gennaio ed era la centenaria

Lunedì 30 Marzo 2020
LE STORIE Aveva spento 105 candeline lo scorso 4 gennaio ed era la centenaria
LE STORIE
Aveva spento 105 candeline lo scorso 4 gennaio ed era la centenaria del Comune. Elena Lazzarini si è spenta sabato mattina all'ospedale di Camposampiero, dov'era ricoverata per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute a causa del contagio dal Covid-19. Elena viveva con la famiglia del figlio Sandro Vettor a Barbariga, che al momento si troverebbe in regime di quarantena.
Elena Lazzarini, la centenaria di Vigonza, era balzata agli onori della cronaca per aver brillantemente superato, a luglio dell'anno scorso, quando aveva 104 anni, una delicata operazione al femore. La nonnina era caduta in casa procurandosi una frattura ossea ed era stata ricoverata all'ospedale SantAntonio dov'era stata operata dall'equipe del reparto di Ortopedia e Traumatologia, diretta dal primario Enrico Sartorello. L'anziana, per affrontare l'intervento durato 40 minuti, era stata sottoposta ad anestesia spinale per ricomporre il femore con la fissazione di un chiodo.
LA RIPRESA
Da quell'intervento eccezionale, sia per l'età della paziente che per la tecnica eseguita, Elena si era ripresa alla grande e non aveva avuto nessun problema postoperatorio. Qualche giorno di ricovero, un breve periodo di riabilitazione e la signora Elena era tornata camminare da sola. Nonna Elena è la prima cittadini di Vigonza deceduta a causa del contagio da Coronavirus, su un totale di 44 vigontini risultati positivi al tampone (attualmente i contagi sono scesi a quota 33 per effetto di alcune guarigioni).
IL SOSPETTO
Sul bollettino diramato ieri dall'Azienda Zero, l'ente regionale che organizza la sanità veneta, tra le vittime dell'ospedale di Camposampiero, dove sono stati riscontrati due casi di Coronavirus, c'è anche il nome di Silvana Sette, 80enne di Sant'Urbano. L'anziana è morta venerdì sera, proprio il giorno in cui il marito e i quattro figli speravano di poterla finalmente riabbracciare dopo dieci giorni di ricovero per un problema al cuore. I familiari sono ancora in attesa dell'esito del tampone fatto nei giorni precedenti per capire se l'anziana, nel suo tempo di permanenza in reparto al Pietro Cosma, possa aver contratto il Covid-19. Un rischio concreto visto che proprio nella struttura sanitaria dell'Alta padovana è stato riscontrato un caso di contagio.
TAMPONE NEGATIVO
Il primo tampone fatto a Silvana, più di dieci giorni fa, quando i familiari avevano chiamato il 118 perché la donna non si sentiva bene, aveva dato esito negativo. Tanto che la signora non era rimasta a Schiavonia, l'ospedale della Bassa esclusivamente dedicato al Covid, ma era stata trasferita a Camposampiero. Qui si è aggravata all'improvviso: le sue condizioni sono peggiorate fino al triste epilogo.
Il suo decesso sembra essere stato causato da uno scompenso cardiaco. Sarà l'esito del tampone a stabilire se nel frattempo la paziente abbia contratto o meno il maledetto virus. Quello di Silvana Sette è il secondo lutto in pochi giorni per la piccola comunità di Sant'Urbano. Mercoledì sera, nella casa di riposo di Merlara, uno dei focolai più critici dell'intera provincia, si era spenta Maria Meneghinello, 95 anni. La signora è la sedicesima vittima tra gli anziani del pensionato, che finora ha piantato ben 21 croci su 73 ospiti presenti nella struttura allo scoppio dell'epidemia.
Lorena Levorato
Maria Elena Pattaro
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