Le Sablon dal questore: «Ha ascoltato le ragioni della protesta»

Martedì 19 Gennaio 2021
Il destino della protesta #ioapro è incerto. Almeno a Padova e provincia. Luca Scandaletti della pasticceria Le Sablon all'Arcella, l'unico ad aver ricevuto il provvedimento di chiusura di 5 giorni per aver servito al tavolo venerdì scorso, non ha intenzione di continuare e per dimostrare che non ha nulla contro le forze dell'ordine, dopo il polverone che si è alzato nel fine settimana, ha deciso di portare un cabaret di paste direttamente al questore Isabella Fusiello. «Sono stati multati 3 clienti per ora tra quelli presenti, persone che si trovavano fuori comune e che contesteranno la sanzione, da quel che ho capito riferisce il pasticcere Il questore è stato gentilissimo, ho spiegato le motivazioni della protesta e mi ha ascoltato. Era un segnale e penso che tutta l'eco che ha avuto la manifestazione porterà a qualcosa». Scandaletti ha parole più dure nei confronti dei suoi colleghi dato che in pochissimi in tutta la provincia hanno aderito. «Sono deluso dice C'è molta paura e a quanto pare si preferisce aspettare che agiscano gli altri. Da giovedì torno ad aprire normalmente con asporto e consegna». Per il momento non aderiranno ad altre iniziative come #ioapro anche l'Antico Brolo di corso Milano e la Corte dei Leoni di via Boccalerie che venerdì avevano lasciato le luci accese come segnale di vicinanza. «Speriamo di possa presto tornare in zona gialla e si ricominci almeno con il pranzo», afferma Emanuele Boccardo della Corte dei Leoni. Persisteranno nella battaglia il bar Vienna di via Beato Pellegrino e il Bacareto San Pietro nell'omonima via. «La protesta doveva essere a oltranza, almeno così è nata dice Alessio Di Muro, uno dei soci del Bacareto Ci tengo a precisare una cosa su tutto questo: la protesta non ha colore politico».
Si.Mo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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