LE REAZIONI
STANGHELLA «Voglio guardare Mohamed negli occhi e chiedergli

Sabato 25 Gennaio 2020
LE REAZIONI
STANGHELLA «Voglio guardare Mohamed negli occhi e chiedergli di dirmi finalmente la verità». Mamma Malika è esausta. Il dolore datole dalla scomparsa della figlia Samira e dal non sapere cosa le sia accaduto le ha tolto il sonno. Le parole le costano fatica, le lacrime sembrano non esaurirsi mai. Eppure Malika ha ancora fiducia che il genero possa finalmente avere pietà e decidersi a darle qualche risposta. Ha chiesto pertanto di poterlo incontrare in carcere e di avere modo di scambiare qualche parola con lui.
Se Mohamed accetterà, l'incontro potrebbe svolgersi a breve, anche se non nell'immediato. Malika attende quindi con ansia di sapere se le sarà almeno concessa questa possibilità. «Da quando Mohamed è fuggito mi sono convinta che abbia fatto qualcosa di male a Samira. spiega ancora una volta Malika O l'ha nascosta da qualche parte o l'ha uccisa, ma di sicuro c'entra con la sua scomparsa».
Il legale della famiglia, l'avvocato Nicodemo Gentile, è a conoscenza del fatto che Mohamed davanti al giudice per le indagini preliminari di Rovigo si è avvalso della facoltà di rispondere. Così come è a conoscenza del fatto che il marocchino, al momento dell'arresto a Madrid, è stato trovato in possesso di un biglietto di rientro in Italia e pure di un volantino, scritto in spagnolo, nel quale chiedeva aiuto per trovare Samira: nelle sue dichiarazioni spontanee, Mohamed ha ribadito di essere andato in Spagna seguendo alcune presunte soffiate secondo le quali sua moglie si sarebbe trovata proprio nel paese iberico.
Eppure il legale dichiara sicuro: «Sono elementi che non vanno in alcun modo a indebolire il quadro indiziario, fortissimo, a suo carico. Lui può non parlare, per carità, e avvalersi della facoltà di non rispondere. Però è diritto dei familiari continuare a insistere, soprattutto in assenza di piste alternative. Da parte nostra andremo avanti, anche senza il suo contributo. Il suo silenzio non blocca l'accertamento dei fatti, che sarà semplicemente più lungo. Il rischio, semmai, è forse quello di non trovare Samira, o i suoi resti. Se fossi in lui valuterei con attenzione se davvero è il caso di continuare a tacere. Decidendo finalmente di parlare, infatti, aiuterebbe sua figlia e avrebbe un occhio di favore anche da parte di chi lo dovrà giudicare».
Camilla Bovo
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