LE REAZIONI
PADOVA La sensazione è che si voglia andare per gradi. Così

Giovedì 22 Ottobre 2020
LE REAZIONI PADOVA La sensazione è che si voglia andare per gradi. Così
LE REAZIONI
PADOVA La sensazione è che si voglia andare per gradi. Così da non penalizzare il mondo della ristorazione più di quanto stia già accadendo. E poi si resterà a guardare ciò che accadrà. Il provvedimento è stato presentato e spiegato dal sindaco Sergio Giordani, dall'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina e dall'assessore al Commercio Antonio Bressa alle associazioni di categoria nella serata di ieri, a Palazzo Moroni.
«Per quanto riguarda gli alcolici il divieto c'era già ricorda Nicola Rossi, presidente di Confesercenti Padova Non vedo grossi problemi connessi a questa nuova ordinanza. Del resto, o andiamo verso chiusure totali o l'instaurazione di un coprifuoco oppure scegliamo una via più morbida e mi sembra sia quest'ultima la strada che vuole percorrere l'amministrazione».
L'ordinanza entrerà in vigore da oggi alle 21 e si interseca con l'ultimo decreto del Presidente del Consiglio che vieta il consumo di bevande dopo le 18 se non si è seduti al tavolo. «Ricalca in parte il vigente regolamento di polizia locale dice Filippo Segato, segretario dell'Appe I prossimi giorni, soprattutto il prossimo fine settimana, saranno determinanti per capire gli stili di comportamento che adotteranno i consumatori e non è escluso che si possa arrivare a provvedimenti ulteriormente restrittivi. Su questa ordinanza possiamo anche essere d'accordo, tutto sommato non va a incidere in maniera particolare sulla gestione dei pubblici esercizi, però provvedimenti ulteriormente restrittivi come un coprifuoco o una chiusura anticipata non ci troverebbero d'accordo e dovrebbero essere una risposta a situazioni davvero emergenziali».
Un declino che per ora l'Appe dice non esserci, un po' perché i clienti sembrano rispettare le regole, un po' perché il freddo comincia a scoraggiare gli avventori. «La riunione è stata l'occasione per chiarire alcuni punti aggiunge Segato Ci è stato spiegato che ci sono delle possibilità per banchetti per lauree ed eventi come battesimi e anniversari. Su questo faremo un approfondimento e già domani pubblicheremo sul nostro sito una nota informativa relativa all'applicazione pratica del decreto. Inoltre, i bar dentro il Mercato Agroalimentari potranno restare aperti».
I titolari di bar e pub, coloro che vengono maggiormente colpiti dall'ultimo decreto del Presidente del Consiglio, hanno accolto l'ordinanza con tepore, ancora scossi dalla nuova normativa del Governo. «Sicuramente farà la sua parte sostiene Nicola Zoppelletto, titolare del pub Berlino Del resto, che altro si può fare? Più che altro mi aspetterei un aiuto dall'alto. Penso a quei locali molto piccoli del Ghetto che saranno in grave difficoltà e avrebbero bisogno di una mano».
In centro storico sono diversi i locali che aprono proprio alle 18 e che sono troppo piccoli per ospitare più di una decina di clienti seduti all'interno. Tanti quelli che vivevano con le persone che consumavano in piedi e che ora si adeguano alle nuove regole, con la speranza di ricevere una qualche forma di aiuto.
«I potenziali consumatori dei supermercati dopo le 21 sono pochissimi visto che quasi tutti a quell'ora sono chiusi dice Ennio Sacco del pub Strasse Secondo me questa ordinanza cambia poco la situazione. Già dall'ultimo fine settimana si è visto un cambiamento, dalle 18 in poi non c'è quasi nessuno. Si sta delineando uno scenario disastroso e il clima di allarme, che sia giustificato o meno non devo dirlo io, non invita la gente a uscire. Ho l'impressione che sia una mezza misura prima di un secondo lockdown. Spero che per noi, che siamo una delle categorie più colpite da queste ultime misure del governo, ci sia un occhio di riguardo». La necessità di aiuti viene rilevata anche da Riccardo Maniscalco, titolare del B-Gall di Galleria Borromeo: «Se lo Stato ritiene che siano necessarie determinate misure per affrontare l'emergenza va bene dice Però devono rendersi conto che le categorie toccate da queste misure vanno aiutate. Per avere accesso ai fondi messi a disposizione dopo il lockdown ho speso centinaia di euro in commercialista e non ho ancora visto un euro. Ciò che ha fatto l'amministrazione con i plateatici è stato un grande sollievo ma se poi vengono imposte delle regole che ci impediscono di lavorare mi aspetto che lo Stato ci venga incontro».
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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