LE REAZIONI
PADOVA Il responso delle urne arrivato dal Bo, che per la prima volta

Sabato 19 Giugno 2021
LE REAZIONI
PADOVA Il responso delle urne arrivato dal Bo, che per la prima volta decreta l'insediamento di una donna sulla poltrona numero uno, ha immediatamente dato il là alle reazioni. E le attestazioni di stima nei confronti della professoressa Daniela Mapelli sono state unanimi. Elisabetta Casellati, presidente del Senato, è stata tra le prime a far arrivare il suo messaggio. «Esprimo vive congratulazioni alla professoressa Daniela Mapelli, prima rettrice negli 800 anni dell'Universitá di Padova - ha sottolineato la seconda carica dello Stato - . Un incarico che premia un percorso professionale d'eccellenza dal quale, oltre all'impegno e alla passione per la psicologia e le neuroscienze, traspare il desiderio di sperimentare e innovare. Caratteristiche che ben si conciliano con la storia dell'Ateneo». «L'elezione di una donna - ha proseguito -, dopo un ballottaggio tutto al femminile, alla guida di una delle più prestigiose Università del mondo, racchiude un messaggio chiaro: quando ad essere premiato è il merito, per le donne nessun obiettivo è precluso. Il Bo, dove nel 1678 si laureò la prima donna al mondo, conferma di essere in linea con il percorso di emancipazione femminile ed è ancora una volta motivo di orgoglio nazionale».
GLI ACCADEMICI
Un altro plauso è giunto dal predecessore Rosario Rizzuto. «La grande comunità accademica ha espresso la sua scelta, eleggendo Daniela Mapelli, rettrice per i prossimi sei anni - ha sottolineato -. L'altissima partecipazione al voto, in tutte e tre le giornate, oltretutto al termine di una campagna elettorale unica a causa della pandemia, è stata un bellissimo segnale di interesse per il futuro dell'Ateneo. Ora posso esprimere la mia grande felicità per l'elezione della professoressa Mapelli, prima donna, ed era ora, alla guida dell'Università di Padova, persona di straordinarie qualità, con una grande propensione all'ascolto e alla condivisione». «Ha dato un contributo essenziale in questi 6anni di rettorato - ha rincarato - con un ruolo cruciale nella gestione della didattica di un Ateneo interdisciplinare, con oltre 200 corsi di laurea. Il suo lavoro ha contribuito a posizionarlo in fascia A, quella d'eccellenza, nell'accreditamento dell'Anvur. E le capacità con le quali ha saputo affrontare la sfida per l'emergenza sanitaria hanno dimostrato, ancora una volta, il suo valore».
LA POLITICA
Pure da Palazzo Moroni Sergio Giordani si è espresso sui medesimi toni: «Ho seguito con attenzione il dibattito che ha visto tutti i candidati esporre idee utili alla comunità accademica e alla città. Il fatto che per la prima volta il nostro Ateneo abbia affidato la sua guida a una figura femminile deve essere di ispirazione per tutti». «Alla nuova rettrice - ha concluso il sindaco - assicuro la più ampia collaborazione mia e della giunta. Padova ha bisogno di un grande gioco di squadra sul solco di quanto già avvenuto con Rosario Rizzuto che ha garantito sei anni di mandato caratterizzati da visione strategica e armonia con il tessuto sociale e istituzionale, contribuendo a rendere Padova più dinamica e attrattiva».
E Fabio Bui, numero uno della Provincia, ha aggiunto: «Sono certo che la competenza del nuovo rettore, la sua professionalità ed esperienza, rappresentino quella guida forte e autorevole per raggiungere gli obiettivi e vincere le sfide che attendono il Bo. Daniela Mapelli è animata da entusiasmo e determinazione e saprà imprimere alla nostra grande Università un ulteriore salto qualitativo a tutti i livelli. E potrà contare su un rapporto di sinergica collaborazione tra Università e Provincia».
L'ECONOMIA
Infine, Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro, ha evidenziato: «La congiunzione astrale tra la prima donna laureata al mondo e la prima che siederà sullo scranno più prestigioso dell'Università a 800 anni dalla fondazione, è un segno ideale di coerenza ai valori di libertà, scienza, cultura e vocazione internazionale del Bo e al tempo stesso di innovazione e proiezione al futuro. Auguro a Daniela Mapelli di dare la sua impronta a questa storia prestigiosa e soprattutto al nuovo che verrà, con la passione per la didattica e la conoscenza, la dedizione alla ricerca, alle competenze e alle persone, indispensabili per orientarsi nella nostra realtà complessa e per prendersi cura dei nuovi bisogni. Noi siamo pronti a rendere ancora più intenso il dialogo tra il mondo accademico e della ricerca, e quello dell'impresa, per contribuire, insieme, allo sviluppo sociale, culturale ed economico».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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