LE REAZIONI
PADOVA Il progetto della nuova curva sud piace al popolo biancoscudato

Martedì 22 Ottobre 2019
LE REAZIONI PADOVA Il progetto della nuova curva sud piace al popolo biancoscudato
LE REAZIONI
PADOVA Il progetto della nuova curva sud piace al popolo biancoscudato che in particolare sta apprezzando il fatto di vedere finalmente fatti concreti per mettere mano a uno stadio che mai è entrato nel cuore dei tifosi. E anche se in tempi non troppo lontani qualcuno era entrato nell'ordine delle idee di vedere il Padova giocare nel più raccolto impianto del Plebiscito e in molti avevano sognato vedendo i rendering del nuovo stadio da realizzare dai privati proposto dal precedente presidente del club Roberto Bonetto, non è comunque ritenuto un ripiego l'intervento che avvicinerà la curva locale al terreno di gioco.
Giancarlo Agostini è il presidente dell'Aicb, l'organismo che coordina gran parte dei club biancoscudati. «Siamo soddisfatti esordisce perchè sappiamo che questo è il massimo che per ora si può fare, cercando di sfruttare al meglio i fondi a disposizione e con una soluzione che permetterà di continuare a ospitare i concerti. Siamo tutti sulla stessa linea aggiunge - e abbiamo trovato un interlocutore (Bonavina, ndr) che ha nel cuore la città, ma anche la squadra di cui ha fatto lui stesso parte». Un intervento che non cadrà dall'alto. «Ci è piaciuta la trasparenza, la volontà di tenerci sempre al corrente di ogni novità e di ascoltare tutte le opinioni, recependo le proposte realistiche, senza mai promettere cose impossibili».
COLLABORAZIONE
Semaforo verde al progetto anche da parte dei ragazzi della Tribuna Fattori. «Se vengono confermate le modifiche che avevamo a suo tempo richiesto e su cui c'era piena disponibilità commenta Filippo, uno dei portavoce degli ultras a noi va bene. È da anni che sentiamo l'esigenza di vedere allestita una vera curva che possa ospitare tremila persone o qualcosa in più. C'è collaborazione».
Impegnata in questa causa pure l'Associazione Magico Padova Azionariato Popolare, il cui rappresentante Eugenio Michelotto entra maggiormente nel merito dell'intervento: «È positivo che grazie all'avvicinamento della curva sud si crei maggiormente quell'effetto catino che ora manca all'Euganeo. Un altro aspetto importante è che stiamo parlando di un progetto non solo per i tifosi, ma per tutta la collettività per le due palestre previste a ridosso che, se costruite separatamente in altri luoghi, sarebbero costate molto di più. Ci sarà pure il completo rifacimento dei servizi igienici e molto altro. Quanto alla curva, si è puntato su una struttura più alta e meno larga per renderla maggiormente compatta».
FUTURI STEP
Giuseppe Macchini è il portavoce del club Fossa dei Leoni, esistente sin dai tempo dello storico Appiani e dunque particolarmente sensibile al tema stadio. «Ho visto nascere l'Euganeo racconta - e con quelle curve così lontane e non raccordate mi piange ancora il cuore, a maggiore motivo dopo essere stato un giorno fa nel bellissimo impianto di Trieste che ha una visuale eccezionale. È da apprezzare il fatto che si cerchi di fare qualcosa per migliorare uno stadio che, così com'è ora, sembra ancora da terminare e già mi accontento di vederlo chiuso ai lati, sperando in futuri step». Identica speranza per Gianfranco Borsatti, presidente del club Padova nel Cuore: «Va bene abbellire l'Euganeo nei limiti del possibile ed è giusto che in primo luogo venga accontentata la tifoseria più calda con la curva. Le tribune invece restano ancora troppo lontane, sogno di vederle un giorno arrivare a ridosso del campo, ma già quello che si sta facendo è positivo».
Andrea Miola
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