LE REAZIONI
PADOVA Il femminicidio di Cadoneghe ieri ha scosso il mondo della

Giovedì 26 Novembre 2020
LE REAZIONI PADOVA Il femminicidio di Cadoneghe ieri ha scosso il mondo della
LE REAZIONI
PADOVA Il femminicidio di Cadoneghe ieri ha scosso il mondo della politica, del sindacato e delle associazioni di categoria. Per il sindaco Sergio Giordani, che ieri mattina ha scoperto nel cortile del Municipio una targa in ricordo delle donne uccise per mano di chi diceva di amarle, «è ora di dire basta. Questi atti efferati nascono anche dai piccoli gesti machisti e patriarcali a cui assistiamo ogni giorno e rispetto ai quali voltarsi dall'altra parte è un errore imperdonabile. Dobbiamo ribellarci tutto questo, impegnandoci tutti, ogni giorno e non solo in giornate come queste».
«C'è qualcosa che non funziona in un Paese che conta una donna picchiata ogni 15 minuti» ha detto la parlamentare del Pd ed ex presidente della Camera, Laura Boldrini. A condannare il femminicidio i parlamentaridel Carroccio Massimo Bitonci, Alberto Stefani e Andrea Ostellari: «Questa tragedia ci ferisce e ci spinge a lavorare ancora più duramente per contrastare un fenomeno insopportabile. La politica può fare molto, ma ha bisogno della collaborazione attiva di tutti i componenti della nostra comunità. Ribellarsi non basta: impariamo a cogliere i segnali di disagio e preoccupazione che possono arrivare anche da vicini, colleghi di lavoro e amici e segnaliamo ai centri antiviolenza eventuali situazioni di pericolo». Per la senatrice renziana Daniela Sbrollini «l'azione su cui le Istituzioni tutte hanno il dovere di impegnarsi è nitida: sostenere e rafforzare l'emancipazione economica delle donne, le reti di comunità che hanno nei centri antiviolenza, nelle case rifugio, nell'associazionismo e nelle forze dell'ordine il loro fulcro».
«I centri antiviolenza e le case rifugio, troppo spesso, vengono lasciati da soli ha sottolineato il senatore dell'Udc Antonio De Poli- I dati sulle risorse e l'attuazione del Piano anti-violenza 2017-2020 evidenziano come solamente il 10% dei fondi 2019, nonostante la pandemia, sia arrivato a questi centri. Adesso, basta. Quando una donna è vittima di violenza, è chi la maltratta che deve essere allontanato». Raphael Raduzzi, parlamentare del Movimento 5 stelle, parla di «tragedia indescrivibile» aggiungendo che «è triste pensare che i femminicidi durante il lockdown siano addirittura triplicati».
Ferma condanna, attraverso una nota congiunta, da Cigl, Cisl e Uil: «Anche Aycha era stata vittima di ripetuti maltrattamenti, anche lei aveva denunciato e anche lei aveva ritrattato. O perdonato, per usare un eufemismo spesso strappato a suon di botte. E noi che l'avevamo accolta, come Paese e come comunità, non riamo riusciti a proteggerla hanno spiegato Marianna Cestaro, Stefania Botton e Lorenza Cervellin Dobbiamo agire subito perché la sua morte non scoraggi altre donne e non faccia perdere loro la fiducia nella possibilità di essere difese e protette. Come sindacati possiamo fare molto attraverso progetti di welfare, condivisi con le istituzioni e sul fronte del lavoro».
«La tragica scomparsa di Aycha ci induce a impegnarci di più sul fronte dell'inserimento delle donne nel mondo del lavoro, particolarmente complesso per le donne non comunitarie, che hanno tassi di occupazione di diversi punti percentuali inferiori rispetto alla componente comunitaria e ampiamente superiori se si tratta di inattività hanno aggiunto le tre sindacaliste.
«La libertà delle donne passa attraverso la loro indipendenza economica ha affermato il presidente dell'Ascom Patrizio Bertin che, in questo caso, condivide appieno la posizione dei sindacati confederali -- In un mercato del lavoro ingessato, è senz'altro positivo che si pensi ad una decontribuzione totale per le aziende che assumono donne. Un incentivo che, nei comparti del commercio, del turismo e dei servizi, è particolarmente significativo per i numeri che le donne rappresentano in questi contesti».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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